Cinquanta assunzioni e 3 milioni investiti: a Gorizia la produzione del “Biscocrema”
GORIZIA. Gorizia torna epicentro della produzione dolciaria. Come nei bei tempi andati. La Witor’s, fiore all’occhiello produttivo in una città che ha imboccato (purtroppo) il tunnel della deindustrializzazione, produce il nuovo “Biscocrema”, un biscotto dalla frolla al cacao, ripieno di crema Pan di Stelle e ricoperto da un sottile strato di cioccolato con incastonata l’iconica stella bianca di crema al latte. Il tutto rientra nell’ambito di una proficua collaborazione decennale con il colosso Barilla. È l’unico stabilimento in Italia a produrre questo prodotto, chiamato a rispondere all’offensiva dei “Nutella Biscuits”.
«È da più di due mesi - spiega Orazio Civello, direttore della Witor’s di Gorizia - che stiamo lavorando giorno e notte, 24 ore su 24, per distribuire dalla seconda settimana di gennaio il nuovo Biscocrema in tutti i punti-vendita. Sono state effettuate 50 assunzioni che portano a 150 gli addetti al lavoro nel nostro stabilimento. È un vanto per la nostra azienda, credo sia un vanto anche per Gorizia».
Il cocktail è vincente perché Barilla è esperta nei biscotti mentre Witor’s vanta una lunga e comprovata esperienza nel campo del cioccolato. «In città lavoriamo, forse, un po’ nell’ombra ma siamo apprezzati e abbiamo grande visibilità in tutto il mondo. Esportiamo i nostri prodotti in 70 Paesi». Per l’operazione Biscocrema, sono stati effettuati investimenti in macchinari e tecnologia pari a 3 milioni di euro.
«Inoltre - aggiunge Civello - abbiamo dalla nostra parte una grande velocità produttiva, “sfornando” 750 biscotti al minuto. Negli ultimi cinque anni, sono stati impiegati più di 5 milioni per la sicurezza e il rispetto ambientale, rendendo operativo un nuovo sistema di condizionamento di ultima generazione». Un gioiellino, insomma. E non può che alimentare l’orgoglio vedere sulle confezioni dei nuovi biscotti l’indicazione con la produzione a Gorizia. «Ci mettiamo passione oltre alla nostra ricerca e al nostro sviluppo. E devo ringraziare tutti i dipendenti che vantano una innegabile e lunga competenza», conclude Civello.
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