Cinghiali in aumento ma i cacciatori calano di 71 unità

La Regione vuole ridimensionare gli organici nei distretti Collio e Carso. Del Sordi insorge: «Scelta incomprensibile»
Di Francesco Fain

CORMONS. Aumentano i cinghiali, diminuiscono i cacciatori. È quanto prevede il Piano faunistico regionale (Pfr). Una prospettiva che fa tremare le vene ai polsi all’assessore comunale all’Ambiente Francesco Del Sordi, il quale ha inviato a Trieste le osservazioni, davvero circostanziate, del Comune di Gorizia. «Restando nell’ambito dei distretti Collio e Carso non si capisce - scrive Del Sordi - quali siano le ragioni che inducono la Regione a proporre una drastica riduzione nel numero dei cacciatori assegnati alle due riserve: parliamo del taglio da 271 a 221 cacciatori nel distretto Collio (-50) nonchè la riduzione da 411 a 390 nel distretto Carso (-21 di cui 11 in provincia Gorizia)».

Una prospettiva che secondo il Comune capoluogo va respinta con forza. «Chiediamo con fermezza e convinzione di aumentare oppure di riportare il numero dei cacciatori del distretto Collio alla loro consistenza originaria ovvero 271 (Collio) e 411 (Carso): non è sostenibile in nessuna sede, nè politica nè scientifica, affermare che gli obiettivi possano essere raggiunti con detto ridimensionamento. Si dovrà quindi valutare - sottolinea ancora Del Sordi - un ulteriore incremento dei cacciatori assegnati alle riserve isontine, verificando il numero di cacciatori in possesso dell’abilitazione alla caccia di selezione degli ungulati e alla caccia in deroga alle specie cinghiale, rinviando solamente al momento del raggiungimento degli obiettivi gestionali indicati per il 2016 (cinghiale e capriolo) il ridimensionamento a 221 cacciatori assegnati al distretto Collio e a 411 per il distretto Carso».

Del Sordi smonta anche un altro assunto del Pfr. «Altra affermazione drammaticamente pericolosa quanto ridicola riguarda il cinghiale la cui presenza viene stimata attorno ai mille capi anche se viene citato il dato secondo i distretti che ammonta a 4.600 capi, definito “esagerato”. Ciò appare in stridente contrasto - contesta Del Sordi - con la realtà, se confrontato con i dati forniti dagli uffici regionali ove si evidenzia che l’annata venatoria 2010/2011 ha visto l’abbattimento in regione di 2.709 cinghiali mentre l’annata successiva (2011/2012) sono stati prelevati 2.195 cinghiali con incidenza Carso-Collio pari, rispettivamente al 43% e al 36% del prelievo regionale».

Infine, il Comune di Gorizia sottolinea che «da un documento quale il corposo e articolato Pfr sarebbe logico aspettarsi maggior rigore scientifico sia per la costosa base di lavoro datata 2008, sia per le innumerevoli e prestigiose fonti di consultazione».

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