Cimolai si amplia, nuova carpenteria e un capannone per la verniciatura

Cimolai a Monfalcone allarga lo stabilimento nella zona del porto per l’incremento del lavoro e degli ordini e si prepara ad assumere nuovi operai specializzati. Dodici persone per ora che saranno scelte dopo un nuovo “recruiting day” in programma a giugno. La conferma dalla stessa azienda che annuncia tra l’altro che «l’ampliamento è già partito» nell’area di proprietà in piena zona retro-portuale, strategica perché poco distante dalle banchine dello scalo da dove partono, via mare, i grandi manufatti di acciaio realizzati dallo stabilimento monfalconese.
L’ampliamento dell’area produttiva sarà di circa 12 mila metri, a lavori conclusi, con l’allargamento del capannone della carpenteria che si ingrandisce e soprattutto la costruzione di un nuovo blocco, distaccato, dedicato alla verniciatura e alla “granigliatura”.
I nulla osta (di conformità) necessari per le opere edilizie sono arrivati immediatamente, sia dal Comune che dal Consorzio per lo sviluppo economico del monfalconese. E assieme a questi anche la soddisfazione e la conferma, come aveva evidenziato lo stesso Consorzio industriale, che il territorio monfalconese e le aree industriali stanno diventando sempre più attrattive per gli investitori vista la posizione strategica dal punto di vista logistico ma anche la vocazione di Monfalcone dove ormai si stanno concentrando le più grandi aziende della Venezia Giulia. «Una grande soddisfazione - sottolinea il sindaco di Monfalcone Anna Cisint - perchè la Cimolai è un’azienda sana che vuole investire. E anche per l’attenzione che ogni giorno di più le aziende dimostrano per il nostro territorio».
Ma soprattutto una grande chance data a Monfalcone dalla Cimolai che ha appena festeggiato l’anniversario della fondazione e che nell’area retroportuale del Lisert ha realizzato e assemblato pezzi che sono già parte della storia, come le paratie del canale di Panama. O, ancora più recenti, un edificio futuristico, The Vessel realizzato all’interno del nuovo complesso residenziale e commerciale Hudson Yards a New York. Si tratta di una torre, già ribattezzata la Torre Eiffel di New York, che è a forma di nido d’ape, opera della mente di Thomas JHeatherwick, che è già diventata una delle nuove attrazioni della Grande Mela visti i suoi 46 metri di altezza e le sue 154 rampe di scale. Strutture che, come in un film di Harry Potter, sembrano incastrarsi tra loro con un effetto ottico straordinario, e che hanno ben 2 mila 500 gradini. The Vessel è fatta di acciaio, bronzo e cemento, è costata circa 150 milioni di dollari e i vari pezzi sono stati costruiti dalla Cimolai a Monfalcone e trasportati oltre Oceano via nave, proprio dal porto.
Il gruppo Cimolai, che ha ormai una struttura da azienda internazionalizzata, ha recentemente spostato la sede legale da Porcia, suo quartier generale, a Roma. Cimolai è specializzata nella progettazione, fornitura e montaggio di strutture complesse in acciaio impiegate nell’ingegneria industriale, civile, militare, navale e Oil & Gas, si occupa anche di facciate continue, rivestimenti speciali e nei sistemi di movimentazione, e ha realizzato nel 2017 un fatturato di 535 milioni di euro di cui 229 milioni in Italia e i restanti 296 milioni all’estero; conta oltre 3 mila dipendenti nel mondo e stabilimenti a Roveredo in Piano, San Giorgio di Nogaro, Polcenigo e Monfalcone che ora vedrà un ampliamento e un ulteriore rilancio. —
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