Ciminiera pericolante a Straccis: un’esplosione per demolirla
GORIZIA È diventata un po’ un simbolo di quel quartiere. Alta, fiera ma, purtroppo, vecchia, indebolita dal tempo che passa e dalle intemperie e, quel che è peggio, pericolante. Al punto che, per evitare un crollo improvviso, quanto pericoloso, sarà demolita attraverso un’esplosione controllata.
Sarà questo il destino della ciminiera dell’ex “Manifattura Tabacchi” che si trova in viale XX Settembre 129. Sorte che è stata tracciata nel corso di una riunione, svoltasi in Prefettura, della “Commissione tecnica territoriale in materia di sostanze esplodenti”, presieduta dal viceprefetto, il dottor Antonio Falso: presenti anche il dirigente della divisione anticrimine e della polizia amministrativa dell’immigrazione della Questura Gennaro D’Agnese, il tenente colonnello dei carabinieri Roberto Sclalabrin, il funzionario dei vigili del fuoco Ezio Camauli, il funzionario delle Opere pubbliche Maurizio Godeassi il funzionario del Comune di Gorizia Salvatore Gambitta oltre il vicecommissario della Polizia locale, Fabio Zotti nonché il rappresentante della ditta che eseguirà la demolizione, Michele Moretto.
Nel corso della riunione, convocata dalla Questura per l’acquisizione del parere di competenza della Commissione, è stato evidenziato come la ciminiera, costruita nel 1953, sia evidentemente pericolante a causa di lesioni nella parte alta della struttura e per questo se ne chiede l’abbattimento, da effettuare con l’ausilio di esplosivo, il cui acquisto è già stato autorizzato dalla Questura.
Come ha spiegato il rappresentante della ditta che effettuerà l’operazione, Moretto, «non tutto il materiale sarà utilizzato per l’esplosione, che durerà pochi minuti. Ci saranno, infatti, un primo botto preannunciato da tre squilli di tromba e un secondo scoppio finalizzato all’eliminazione dei detonatori residuali».
La ciminiera, prima dell’esplosione, verrà avvolta da una rete in acciaio e geotessuto con l’obiettivo di contenere le schegge. Le macerie saranno, quindi, caricate e trasferite altrove dalla ditta stessa. Le operazioni di demolizione saranno effettuate dai fuochini Michele Risso e Danilo Coppe, che risultano essere fra i massimi esperti in materia.
E veniamo all’ora X. La demolizione sarà effettuata lunedì 16 dicembre, alle 14, come suggerito dai rappresentanti del Comune, in considerazione del fatto che, in questo modo, si limiteranno al massimo i disagi, considerando che molti negozi in quella giornata sono chiusi.
In ogni caso, ci saranno tutti i provvedimenti previsti in situazioni simili, fra i quali lo sgombero delle abitazioni ubicate nella zona dal numero civico 147 al numero civico 153. Nella giornata dell’operazione, su indicazione della Polizia locale guidata dal comandante Marco Muzzatti, dalle 14 saranno chiuse al traffico tutte le strade facenti parte del perimetro interessato dall’esplosione mentre, lo stesso Comune di Gorizia, allerterà preliminarmente la popolazione dell’intero quartiere e le scuole limitrofe all’area interessata, con un preavviso di 48 ore. Saranno avvertiti anche i gestori di attività commerciali presenti in zona. Ovviamente, nel raggio di 100 metri, l’area sarà interdetta a residenti, passanti ed eventuali curiosi, insomma a chiunque non sia coinvolto nell’operazione di demolizione.
«Voglio rassicurare che tutto l’intervento durerà pochissimo – ribadisce il sindaco, Rodolfo Ziberna, che sta seguendo personalmente la vicenda -. E, come sempre, saranno usate tutte le precauzioni del caso, come stabilito dalla commissione in cui, va evidenziato, la sinergia e la collaborazione fra forze dell’ordine, istituzioni e privati è stata totale». —
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