Cie di Gradisca, Alfano scrive a Serracchiani

Il ministro dell'Interno assicura: "Le scelte sul futuro del centro verranno prese assieme al territorio"
La protesta sui tetti organizzata un anno fa dagli ospiti del Cie
La protesta sui tetti organizzata un anno fa dagli ospiti del Cie

"Le decisioni riguardanti il Cie di Gradisca saranno prese a seguito di un approfondito confronto con gli organi di governo locali". Lo afferma il ministro dell'Interno Angelino Alfano in una lettera indirizzata alla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, la quale aveva precedentemente posto all'attenzione del Viminale la necessità di un intervento urgente di revisione del CIE di Gradisca d'Isonzo.

La presidente Serracchiani aveva ribadito la "netta contrarietà della giunta regionale e degli enti locali all'ipotesi di riapertura del CIE", evidenziando come "anche la permanenza della struttura del CARA sul territorio sia resa sempre più complessa dalla mancanza di opere compensative che garantiscano la sicurezza della struttura e della viabilità contigua".

"Al riguardo - scrive Alfano a Serracchiani - desidero assicurarti che le decisioni riguardanti il futuro della struttura verranno assunte a seguito di un approfondito confronto con gli organi di governo locale, tenendo conto delle esigenze che hai voluto evidenziarmi".

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