Parte la Ciclovia dell’Isonzo: sarà pronta entro primavera
Affidati i lavori del tratto tra la strada per Grado e Fogliano. Costo 800 mila euro
Passi avanti intanto per il progetto di completamento della Fvg 2 Venezia-Trieste
Il tratto “bisiaco” della Ciclovia Fvg 5 dell’Isonzo sarà pronto, salvo intoppi, nella prima metà del prossimo anno. Fvg Strade ha affidato la realizzazione dell’opera, del valore totale di quasi 800 mila euro, alla Copetti di Gemona del Friuli, che interverrà quindi per creare il percorso turistico dal ponte sull’Isonzo lungo l’ex Strada provinciale 19 per Grado a Fogliano. Il tempo concesso per il completamento degli interventi è di 120 giorni naturali e consecutivi. Come previsto, per un tratto il tracciato correrà lungo l’argine del fiume e poi lungo strade interpoderali e secondarie per passare sotto il ponte sull’Isonzo a Pieris e agganciarsi al percorso già esistente nel Parco comunale dell’’Isonzo a Turriaco, proseguendo quindi in territorio di San Pier d’Isonzo e Fogliano.
La Fvg 5 si connetterà, con il passaggio già esistente sotto il ponte della Sr Go 19, anche con la Ciclovia Fvg 2 Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia che già unisce Grado a Monfalcone, passando per l’area di Terranova, e di cui la Regione sta per andare al completamento. «Ma per lotti e da quelli iniziali è stata stralciata la messa in sicurezza dei ciclisti proprio lungo il ponte sull’Isonzo – rileva il sindaco di San Canzian d’Isonzo Claudio Fratta –, magari con la realizzazione di passerelle esterne, visto che una nuova infrastruttura, che ricadrebbe in zona protetta, è stata ormai scartata».
Alla conferenza dei servizi convocata dalla Regione poco prima della metà del mese sul progetto definitivo relativo ai Lotti prioritari 1 A e 1 B e 2, dal Tagliamento a Sistiana, l’amministrazione di San Canzian ha comunque fornito un parere favorevole, ma con una raccomandazione. «Quella appunto di dare soluzione alla problematica della sicurezza dei ciclisti lungo il ponte sul fiume Isonzo, provvedendo a individuare specifiche misure di salvaguardia», afferma Fratta.
In prima battuta il parere del Comune era stato non a caso negativo, a fronte della conferma da parte della Regione dello stralcio dell’opera sull’Isonzo. «Ci siamo però trovati ad approvare un progetto che si ferma prima dell’Isonzo – aggiunge il sindaco – e quindi il parere su quanto previsto non poteva che essere favorevole. Il lotto 2 si ferma all’Isonzo e non prevede più a Terranova una nuova pista a fianco dell’ex Strada provinciale».
A vedere il progetto definitivo, il tracciato ricalca esattamente quello già esistente nel territorio di Terranova, tra l’Isonzo e l’Isonzato, dove si sviluppa utilizzando strade interpoderali per poi superare il canale ed entrare in territorio di Grado. «Cercheremo quindi di comprendere perché nell’avviso della Regione sull’avvio, in questi giorni, delle procedure di esproprio siano comprese anche delle proprietà in territorio di Terranova», osserva il sindaco. —
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