Ciclabilità urbana, tutte le proposte per Trieste di Fiab Ulisse

Dalla redazione del Piccolo, il rappresentante dell'associazione di cicloturisti urbani Federico Zadnich ha dialogato con il giornalista Paolo Sarti e con il lettori del giornale. Queste le proposte lanciate all'amministrazione comunale (in sintesi)

Nella mattina di mercoledì 11 gennaio, Federico Zadnich rappresentante di Fiab Trieste Ulisse ha presentato alcune, interessanti proposte per migliorare la qualità del trasporto su due ruote (senza motore) a Trieste. Lo ha fatto in diretta Facebook sulla pagina del Piccolo (qui il video completo), dialogando con i lettori del giornale e il giornalista Gianpaolo Sarti, che da tempo segue la tematica. 

Ecco alcuni dei punti principali della discussione, durata circa un'ora e che vi proponiamo qui sotto in video-sintesi. 

Fiab Ulisse, cosa fare per rendere Trieste una città a misura di ciclista

- ll bike sharing è una ciliegina. In città arriveranno a breve 10 postazione per un centinaio di biciclette, ma prima ci vuole la torta, ovvero piste ciclabili sulle arterie stradali e condizioni per creare una ciclabilità sicura e diffusa in città"

- Servono non solo interventi sulle piste ciclabili esistenti, ma anche lavori per modificare l'assetto delle carreggiate al fine di moderare la velocità dei veicoli. Bisogna ridisegnare la strada rendendo impossibile il superamento dei 50km/h;

Bici, ciclabili, regolamenti: mercoledì in diretta Facebook con la Fiab Ulisse


- Necessario ripensare gli spazi urbani e costruirli a misura di persona, togliendo spazio alle auto. Obiettivo: costruire una nuova concezione degli spazi civici che metta al centro la socialità. Questo avrebbe importanti ricadute anche economiche;

- Lungo tutte le Rive c'è un marciapiede promiscuo, ciclopedonale. E' la peggiore delle ipotesi in quanto si mettono a stretto contatto pedoni e ciclisti. La Fiab Trieste Ulisse chiede - anche all'autorità portuale - di costruire una pista ciclabile bidirezionale; 

- L'annuncio di Dipiazza (circa 500.000€ per la sicurezza delle strade) va bene, ma c'è bisogno di un piano triennale per la viabilità ciclopedonale; 

Staranzano protegge i ciclisti con i dossi agli incroci stradali
Bonaventura Monfalcone-01.12.2016 Incrocio Via della Vidussa-Via VI Giugno-Staranzano-foto di Katia Bonaventura


- Dissuasori? Più utile portare le strisce pedonali a livello marciapiede (eliminando peraltro una barriera architettonica) e, negli incroci, fare delle platee rialzate: davanti a tutte le scuole a Reggio Emilia si è alzata la superficie dell'asfalto (colorato) per rendere riconoscibile la presenza di una scuola e fare moderare la velocità;

 

Bici abusive a Trieste, i vigili tagliano la catene



- Pista ciclabile in Campo Marzio? Assolutamente. E' parte dell'itinerario che collega il centro con la Parenzana. Ci passano 20.000 cicloturisti l'anno. Si tratta di un itinerario di livello europeo (Eurovelo8). Quel tratto ha una doppia valenza, quindi: per il ciclismo urbano e per la grande autostrada ciclabile che va da Cadice ad Atene. Grado e l'Istria stanno lavorando moltissimo per il cicloturismo. A Trieste ci sono stati 20.000 cicloturisti nel 2015, spendendo in media ciascuno 60€ al giorno in città. E' un numero che potrebbe moltiplicarsi per 5 se rendessimo più attraente la nostra città dal punto di vista ciclistico;  

- Nella scala di valori al primo posto ci sono i pedoni. Nelle aree pedonali urbane ci vuole rispetto, perché a volte in strada è troppo pericoloso;

Quest’anno a Trieste morti quattro pedoni
Lasorte Trieste 02/12/16 - Via Marchesetti, Ferdinandeo, Incidente, Investmento mortale


- Bisogna realizzare piste ciclabili sicure sui 3 assi portanti: 1) lungomare, soprattutto a Porto Vecchio per arrivare a Barcola; 2) viale d'Annunzio e via Cumano; 3) via Battisti e via Giulia;  

- Ci sono solo 194 stalli per biciclette in città, troppo pochi;

- No al taglio della catena. E' necessario mettere regole per parcheggiare bici in area urbane, evitando che intralcino disabili, autoambulanze, siano attaccate a monumenti etc. In caso di infrazione, ci vuole la multa, non il taglio della catena. E bisogna regolare la rimozione dei ruderi; 

- Pista ciclabile di Barcola: "A settembre faremo una grande pedalata da Trieste a Barcola per chiedere che quella ciclabile vada migliorata. Secondo FIAB Trieste Ulisse c'è da operare in due fasi: piccoli interventi di manutenzione da un lato, a breve termine; dall'altro, facendo un discorso a medio termine, realizzare una pista ciclabile con standard europei in Porto Vecchio.

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