Ciclabile Grado-Belvedere 560 mila euro per completarla
GRADO. Servono ancora 560 mila euro per rendere perfettamente percorribile la ciclabile Grado-Belvedere. I lavori, come spiega l’assessore Riccardo Ronchiato, inizieranno indicativamente a ottobre e saranno completati in un paio di mesi. Sarà ultimato il posizionamento della staccionata verso Barbana, verrà installata l’illuminazione, ma soprattutto ci sarà il ripristino con la realizzazione finale della pavimentazione che può avvenire solo dopo il completamento delle altre opere.
Ed è proprio la pavimentazione a essere al centro dell’attenzione delle proteste di più ciclisti che si lamentano: l’attuale fondo si è sgretolato in più parti con il caldo e l’uso, impedendo un regolare transito. Attualmente la pavimentazione della pista ciclabile è realizzata con un impasto di materiale proveniente dalla frantumazione di pietrame da cava. Sopra doveva essere stesa la resina che sarebbe servita a mantenere compatta e definitiva la pavimentazione e consentendo di poter percorrere la ciclabile senza paura di fore.
La scelta del materiale usato e di quanto verrà ancora fatto è determinata dalle indicazioni della Soprintendenza per i beni paesaggistici che ha pure stabilito la colorazione della pavimentazione per limitare al massimo l’impatto ambientale. Ora con il nuovo intervento del Comune sopra l’attuale manto (che prima sarà nuovamente compattato), verrà aggiunto impregnante per il consolidamento e successivamente una resina per impedire lo sgretolamento della pista.
In precedenza il Comune aveva già speso 600 mila per metterla in sicurezza quando invece l’intera opera avrebbe dovuto essere a carico del progetto che ha fatto capo alla Provincia di Udine e che ha visto completati prima di quello di Grado tutti gli altri tratti di ciclabile sino a Palmanova. Quando invece, come ha ricordato a suo tempo il consigliere regionale Giorgio Brandolin, che aveva partecipato alla sottoscrizione dell’accordo fra Comuni e Province in qualità di presidente provinciale di Gorizia, il primo tratto a venir ultimato avrebbe dovuto essere, per l’importanza e la frequentazione, quello che da Grado porta a Belvedere.
Invece è arrivato per ultimo, quando anche i soldi per il completamento e le rifiniture non c’erano più. Il Comune non aveva nemmeno ritenuto sicura la pista tanto da non accettare la consegna dell’opera da parte della Provincia di Udine. Poi, pur di aprirla, per venir incontro alle nuove esigenze turistiche ed evitare che i ciclisti percorrano la pericolosa strada veicolare, ha effettuato un primo intervento di messa in sicurezza. Da qui l’inaugurazione del maggio scorso. Oggi se ne riparla ma intanto il Comune deve tirar fuori dalle proprie casse altri 560 mila euro. A collaborare all’accessibilità alla ciclabile è stata anche Fvg strade dato che lungo la strada veicolare è stato posizionato, all’altezza della Darsena San Marco, un semaforo a chiamata.
Oggi alla stessa società regionale viene chiesto di migliorare ulteriormente la segnaletica a terra in modo da tutelare maggiormente i ciclisti. C’è da ricordare infine che proprio strade Fvg dovrebbe procedere alla sostituzione del vecchio guardrail della veicolare per installarne uno identico a quello che oggi separa la strada dalla ciclabile. Sostituito questo, sistemate le piante e le alberature (probabilmente i tamerici che oltre a resistere alla salsedine aiutano a consolidare la scarpata) e creata almeno una zona di sosta ancora l’acqua potabile, quella che è individuata come la più lunga e suggestiva ciclabile lagunare europea diventerà davvero un gioiello.
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