Cibo etnico fai-da-te: facile prepararsi a casa sashimi, tortillas e cous cous

Isabella Franco
Un ristorante greco a Trieste
Un ristorante greco a Trieste

TRIESTE Che sia una questione di moda o di curiosità, molti piatti estranei alle italiche abitudini alimentari sono entrati a pieno titolo nella nostra dieta. Chi non ha mai provato un piatto di sushi, magari con a scusa che è poco calorico? Ma sono molti altri i cibi ormai comuni nella grammatica gastronomica quotidiana: il sashimi, la tempura, l’esotico pollo tandoori, il succulento kebab o i falafel amati anche da vegetariani. Si gustano perlopiù nei ristoranti etnici, ma è sempre più frequente anche la sperimentazione domestica di queste ricette, alcune delle quali di facile realizzo, altre meno. In ogni caso, c’è sempre la scappatoia del fusion, altra tendenza molto in voga, di combinare più tradizioni alimentari in un mix adeguato ai propri gusti.

Fino a pochi anni fa nei supermercati, a parte quelli bio e più specializzati, non erano a disposizione gli ingredienti per preparare un menù etnico. Da qualche anno, invece, non si fatica a trovare anche nel market sotto casa il reparto dei prodotti più disparati che consentono di allestire una cena etnica e di fare colpo sugli amici. Fra i più richiesti, il riso basmati che è un must per chi vuole cimentarsi nella realizzazione del sushi. Ma si trovano anche le alghe nori, il wakame, il kombu e, ovviamente l’immancabile salsa di soia nelle versioni più o meno salata.

Nel reparto spezie, importantissime per realizzare i profumatissimi piatti della cucina indiana, non sarà difficile trovare curcuma e paprika, alla base di uno dei cavalli di battaglia di questa tradizione, il pollo tandoori, che si cuoce a pezzi in forno dopo una lunga marinatura. Si mangia rigorosamente con le mani e i cibi si servono in piccole ciotole dove ogni commensale prende un po' da ogni ciotolina aiutandosi con il pane naan allo yoghurt e accompagnando la carne con le varie salse (di senape, raita di cetrioli, crema di lenticchie).

Cambiando latitudine e variando completamente i sapori, ci si potrebbe facilmente cimentare a casa nella realizzazione di un menù messicano, sia perché anche in questo caso non manca la materia prima (peperoncino, carne di manzo o di pollo, fagioli neri) e alcuni prodotti si trovano anche già pronti, sia perché non è così frequente trovare locali che riportino fedelmente le atmosfere di Tijuana. Il classico menu messicano, piccante e sfizioso, è a base di fajitas, chili, tortillas per avvolgere la fajitas e le varie salse. Le tortillas, sottili sfoglie di farina di mais bianco usate alla stregua del pane per avvolgere o semplicemente accompagnare altri cibi, sono davvero semplici da preparare: basta aggiungere acqua alla farina, formare le sfogli e cuocerle in una padella antiaderente. Sono ottime, come da tradizione, con la carne tagliata a listarelle e condita con peperoni, cipolle e peperoncino o con i frijoles refritos, crema di fagioli.

Sempre per restare su piatti poco elaborati, di sicuro effetto e pure salutari, offre buoni spunti anche la cucina marocchina, semplice, gustosa e speziata. Rispetto alle altre cucine orientali è raffinata e accomuna diverse realtà gastronomiche. Chi non ha mai provato il cous cous di pollo e verdure o di gamberi e zucchine? Per omologarsi alla tradizione marocchina, dovrebbe essere cotto lentamente nella tajine, pentola in terracotta dalla caratteristica forma a cono, ma va benissimo anche un wok antiaderente o la pentola di ferro della nonna.

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