Chiusura d’anno con l’exploit: 5 nuovi nati Al San Polo è baby boom di San Silvestro
la storia
Il 2019 si è chiuso con un exploit da autentico baby boom. Nell’ultimo giorno dell’anno, infatti, al Punto nascita dell’ospedale San Polo di Monfalcone sono venuti alla luce addirittura cinque bambini, tre maschi e due femmine, superando così quota 700 parti. Nessuno è venuto alla luce con taglio cesareo, il cui numero complessivo resta al di sotto della media nazionale. Un numero da record, un evento eccezionale che a memoria d’uomo non si ricorda negli ultimi dieci anni. La lista delle partorienti, comunque, è lunga e le nascite potrebbero arrivare da un momento all’altro anche per l’appena iniziato 2020.
Alla vigilia di Capodanno, infatti, gran parte delle donne incinte erano andate in reparto a fare solo un monitoraggio: si sono accorte invece che per i loro bambini era giunto il momento. Nel reparto di Ostetricia e Ginecologia coordinato dal primario Pierino Boschian Bailo, per medici, ostetriche, infermiere e operatrici sanitarie, la giornata della vigilia di Capodanno, dunque, è stata impegnativa più del solito, anche se il lavoro si è svolto nella più assoluta normalità, senza particolari problemi e con parti nella normalità.
Il primo bambino venuto alla luce il giorno di San Silvestro è nato all’1.51: si tratta di Thomas, 3 chili e 300 grammi di peso, è lungo 46 centimetri ed è primogenito di una giovane coppia di Cormons. Il papà si chiama Luca Cittadini, lavora in un’azienda agricola ed è allenatore di pallacanestro, mentre la mamma Alessia Biasi è impiegata. «Siamo felicissimi – spiega quest’ultima –: il bimbo ci ha dato una gioia immensa. Una festa grande anche per la bisnonna Anita di 90 anni: attendeva tanto l’arrivo di un pronipote. Ci ha promesso di vedere subito il bimbo quando torneremo a casa. Sono felice che tutto sia andato bene, è stato un parto tranquillo, regolare: le ostetriche sono bravissime».
Non stanno nella pelle anche mamma Mariagiulia Cava, insegnante di matematica e fisica a Gorizia e papà Bernardo Prisco, direttore di un negozio dell’Ovs di Trieste, residenti a Ronchi dei Legionari. Sono diventati genitori del piccolo John, 3,44 chili e lungo 50 centimetri, annunciato da un fiocco azzurro sulla porta della stanza, un biglietto con su scritto “Ben arrivato John” e bombiere preparate per i parenti su un vassoio di un tavolino. Il nuovo arrivato è secondogenito, il fratellino si chiama Luca e ha 4 anni e mezzo. «Lo sta aspettando a casa – dice papà Bernardo – è molto curioso e non vede l’ora di conoscerlo e coccolarlo tra un paio di giorni. Così più avanti potranno giocare assieme». Gli altri tre nati della giornata sono Erika (la mamma si chiama Maida Sibelia) e due bengalesi: un maschietto Sazid Aktera Shahida e una femminuccia Humaira Rhashid Salma.
Per quanto riguarda le partorienti, grazie al supporto del personale medico, infermieristico e in particolare delle ostetriche di turno, non ci sono state complicazioni. Un lavoro, pur se intenso, di ordinaria amministrazione. «Tutti i neonati – confermano – godono di ottima salute, dormono, mangiano ed emettono ogni tanto vagiti per far sentire la propria voce». Il personale è molto preparato e pronto ad accogliere nuovi arrivi ed eventuali emergenze. Ci sono altre mamme dell’Isontino che attendono di far nascere la loro creatura. Anche ieri, infatti, diverse mamme per visite di controllo. —
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