Chiuso a Spalato lo “zoo degli orrori”

L’amministrazione comunale raccoglie le proteste degli ambientalisti e trasferisce gli ospiti nel parco naturale del Marjan
Tigri in uno zoo
Tigri in uno zoo

SPALATO. La fine di una lunga vergogna. È questo più o meno il titolo con cui la stampa croata ha dato la notizia della chiusura del giardino zoologico che si trova sul pendio del Monte Marjan a Spalato.

Lo zoo era infatti da decenni nell’occhio del ciclone per la collocazione su un terreno in pendenza e per lo spazio troppo limitato destinato ad animali costretti a vivere in un ambiente ostile.

Ad esempio l’orso “abitava” in una gabbia in cemento di soli quattro metri per quattro, la tigre e gli struzzi erano i primi “vicini” di casa mentre i lupi erano alloggiati in una gabbia talmente piccola che hanno cominciato a sbranarsi a vicenda, tanto che alla fine ne è rimasto vivo uno solo. Eppoi, ancora, la tigre siberiana Demetrio zoppicava perché ferita a una zampa anteriore di cui nessuno si prendeva cura.

Uno “zoo dell’orrore”, insomma, contro il quale avevano più volte alzato la voce gli animalisti, gli spalatini e i visitatori stranieri. Di quello zoo ne avevano scritto i media stranieri collocandolo tra i tre peggiori al mondo assieme a quelli che si trovano in Ucraina e in Malesia.

Di recente la struttura era stata visitata dalla nota veterinaria tedesca Eva Maria von Wick la quale aveva notato che nulla era migliorato rispetto al suo precedente sopralluogo di dieci anni fa.

Le critiche della veterinaria, oltre agli spazi angusti, avevano riguardato anche l’alimentazione ritenuta sbagliata. «Al caimano - aveva osservato von Wick - hanno dato da mangiare solo la carne pur essendo un animale onnivoro. Ed è per questo che è morto in giovane età». Ma le proteste tedesche non erano finite e avevano riguardato le scimmie che per mesi venivano tenute chiuse al buio e in un ambiente umido pur essendo animali socievoli che hanno bisogno di molto spazio per muoversi e avevano interessato anche gli iguana che venivano nutriti con cibo per gatti pur essendo vegetariani.

Finalmente gli appelli all’amministrazione cittadina a porre fine all’evidente tortura per gli animali hanno colto nel segno. Il vicesindaco di Spalato Goran Kovacevic ha infatti disposto la chiusura del giardino zoologico e il trasferimento degli animali in un luogo più confacente alla loro natura.

Si parla del rione periferico di Zrnovnica dove c’è molto più spazio. E dove orsi, lupi, caimani, scimmie non vivranno più in un giardino zoologico ma in un parco naturale incluso nell’ente pubblico che gestisce il Parco-bosco Marjan.(p.r.)

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