Chiuderà la sede storica dello Scientifico

Ecco il Piano di dimensionamento della Provincia. L’assessore Cecot: «Il liceo sarà trasferito in via Brass. Deciso l’accorpamento dei due Linguistici allo Slataper di via Diaz»
Studenti davanti allo scientifico in una foto di archivio
Studenti davanti allo scientifico in una foto di archivio

La prima bozza era piuttosto «conservativa», come l’ha definita l’assessore provinciale all’Istruzione Ilaria Cecot. Tant’è che sembrava che la montagna avesse partorito il classico topolino. In realtà, il nuovo Piano di dimensionamento scolastico (che sarà discusso in Consiglio provinciale per poi approdare in giunta) è assai più rivoluzionario e susciterà, c’è da aspettarselo, prese di posizione e critiche.

Uno dei provvedimenti più strong prevede la chiusura della sede di piazza Divisione Julia e il trasferimento del Liceo scientifico “Duca degli Abruzzi” nel palazzo di via Brass ove troveranno così collocazione il liceo scientifico, il liceo scientifico scienze applicate e gli uffici amministrativi del cosiddetto “Polo liceale 1”, unitamente alla sede della presidenza (scelta motivata dalla necessità di ottimizzare l’utilizzo delle sedi scolastiche in funzione del nuovo assestamento, con particolare riferimento ai laboratori, per un totale pari a 521 allievi). «La scelta - spiega Cecot - è determinata dalla volontà di razionalizzare e risparmiare: la sede di piazza Divisione Julia è vecchia, ha diverse criticità e sarebbe stato necessario intervenire nei prossimi anni. Abbiamo optato per questa soluzione che porterà a un risparmio di circa 50.000 euro così suddivisi: 25.000/30.000 per spese di riscaldamento, 5.000 per spese di manutenzione ordinaria, 1.000 per spese di acqua, 11.000 per l’energia elettrica, 2.000 per costi telefonici e Adsl».

Proseguendo, è prevista l’attivazione di nuovi indirizzi a cominciare dal Liceo musicale presso il Liceo artistico “Max Fabiani” (Polo Liceale 2), dall’articolazione “Chimica e materiali” all’Istituto tecnico tecnologico-Chimica, materiali e biotecnologie (Polo Tecnico) per concludere con l’istituzione del Liceo classico europeo (pur in assenza di regolamento l’amministrazione intende avanzare comunque una istanza di attivazione presso il Miur: già avviati rapporti di collaborazione con la Slovenia e l’Austria) e con l’attivazione di nuovo indirizzo tecnico del settore economico (B2 Turismo) in sostituzione dell’indirizzo professionale per i servizi commerciali all’Istituto statale d’istruzione superiore con lingua di insegnamento slovena, l’Isis Cankar-Zois-Vega.

Tornando al tema della razionalizzazione delle sedi susciterà sicuramente discussioni il trasferimento del Liceo linguistico definito “ex D’Annunzio” nella sede di via Diaz (ove troveranno allocazione gli uffici amministrativi e la sede di presidenza del Polo Liceale 2 e il totale degli allievi ospitati nella sede di via Diaz sarà pari a 600). «In altre parole - spiega Cecot - verranno accorpati i due linguistici allo “Slataper” di via Diaz». Di conseguenza, bisognerà vedere quale sarà la reazione del D’Annunzio di fronte a questa sorta di spezzatino.

Il Piano di dimensionamento scolastico prevede anche l’ampliamento dello spazio a disposizione del Polo tecnico che potrà disporre della sede di via Randaccio (il totale degli allievi disposti nelle due sedi sarà pari a 995): sede di via Randaccio che oggi ospita il biennio dello Scientifico e che emigrerà assieme al triennio in via Brass. Restano, infine, invariate le sedi del Cossar , del Max Fabiani e del Classico.

Altre annotazioni relative al Monfalconese: considerato che per due anni consecutivi l’Istituto tecnico logistico non ha attivato la classe prima si lascia nella sede di Monfalcone la “Conduzione di apparati ed impianti marittimi” fino ad esaurimento, si trasferisce l’Istituto tecnico logistico a Staranzano chiudendo l’articolazione “Conduzioni del mezzo” ed attivando l’articolazione “logistica”.

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