Chiude “Natura Viva” Animali esotici addio

Un altro pezzo della storia commerciale di Trieste sta per scomparire. Nei prossimi giorni abbasserà le serrande lo storico negozio “Natura Viva” di Viale XX Settembre. I segnali dell'imminente chiusura si notano appena varcata la soglia dell'esercizio: vetrine sempre più spoglie e scaffali ormai semi vuoti, mentre all'esterno sono esposte un paio di lavagne, sulle quali campeggia un eloquente “fuori tutto” che non lascia dubbi di sorta, accompagnato da una serie di promozioni e maxi sconti sulla merce in esposizione che arrivano fino al 50 per cento. Si chiude dunque una pagina di storia per quello che da sempre incarna una sorta di regno del mondo animale. Una storia iniziata nel lontano 1959, quando il titolare Romano De Meio aprì il primo negozio in via Milano, cui seguì, quattro anni più tardi lo spostamento in Viale XX Settembre, dapprima accanto al cinema Nazionale ed in seguito, nel 1968, in quella che è la sede attuale, dove l'attività di famiglia è proseguita anche grazie all'apporto del figlio Gian Marco e della moglie. Un'intuizione geniale e fortunata che per oltre mezzo secolo ha tenuto compagnia ad intere generazioni di triestini, grandi e piccoli, ma anche di turisti, soprattutto d'oltre confine, che passeggiando lungo il viale alberato, magari assaporando un cono gelato, si sono soffermati ad ammirare le vetrine del negozio, attirati dalle diverse e variopinte specie animali. Dai rettili ai pesci tropicali, dalle scimmie ai merli indiani, passando per puma e coccodrilli.
Un autentico zoo in miniatura, arricchito da ogni genere di prodotto: dai cibi per animali fino ai più svariati e curiosi accessori. Da qualche tempo però le cose sono cambiate. «C'è stata indubbiamente una concomitanza di fattori», spiega Gianluca Solferino, che tre anni or sono ha rilevato l'attività. «L'arrivo della crisi economica ha scombinato un po' tutto e far fronte alle diverse spese è diventato sempre più difficile. C'è da dire poi che il Viale XX Settembre non è certamente più quello di un tempo: qui passa sempre meno gente ed il cuore della città si è spostato altrove. A questo si aggiungono tutte le varie limitazioni che negli ultimi tempi hanno disciplinato la vendita degli animali, soprattutto quelli più pericolosi ed infine il fatto che anche la richiesta della clientela riguardo questo specifico settore è profondamente cambiata».
La speranza è quella di ridare vita in futuro ad una nuova avventura. «L'idea è quella di aprire un negozio più piccolo nel centro cittadino» - dichiara Solferino -.
Pierpaolo Pitich
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