Chiude “Mariabologna” in largo Santorio

Il celebre marchio alimentare concentra l’attività nel negozio di via Battisti. Una storia ultrasecolare
Silvano Trieste 01/11/2017 Maria Bologna
Silvano Trieste 01/11/2017 Maria Bologna
Mariabologna chiude uno dei suoi due punti vendita. Da questo mese lo storico negozio di largo Santorio, a due passi da piazza Goldoni, aperto nel 1965 prima ancora della più nota rivendita di via Battisti, abbasserà le serrande. «Lo scorso 3 marzo se ne è andato mio padre, colonna portante dell’attività, – spiega Sara Marocchi – e tre anni fa mia madre. Così abbiamo deciso di unire le forze in un unico punto vendita, scegliendo quello che mio padre amava di più, dove ha messo anima e cuore per proporre ai triestini prodotti della tradizione fatti in maniera genuina e artigianale». Trofie, passatelli, tagliatelle, orecchiette e “subioti” e poi tortellini e ravioli, gnocchi di pane e alla romana.


Oltre alla pasta fresca, i cartelli esposti all’esterno del negozio, così come usano fare anche in via Battisti, raccontano del baccalà mantecato «rigorosamente senza patate o latte e solo con olio extravergine di oliva – specifica la Marocchi – come pretendeva mio padre».


Ovviamente per molti clienti la chiusura di largo Santorio sarà una perdita. «Ma ci ritroveranno in via Battisti – assicura Marocchi – ancora più intraprendenti. E non escludiamo in futuro di affrontare nuove sfide alimentari». Accanto a Sara, in via Battisti ci saranno il fratello Cristiano, anima del laboratorio, e il cugino Michele che si dedica alla vendita. A fine 2011 la famiglia ha festeggiato i 100 anni di attività gastronomica. Erano gli inizi del ’900 quando Aristide Marocchi, bisnonno degli attuali titolari, fondò la prima azienda di famiglia. Nato a Imola, fu chiamato alle armi durante la prima guerra mondiale. Fatto prigioniero a Vienna, al termine del conflitto decise di fermarsi a Trieste, dove aprì il suo primo negozio in piazza Goldoni e la sua attività venne poi portata avanti dai tre figli: Caterina, Telia e Raffaele. Quest’ultimo nel 1950 aprì all’angolo tra via Carducci e Largo Santoro, dove poi operarono le Latterie Carsiche, il negozio che ebbe un enorme successo, le Formaggerie Lombarde che dava lavoro a 18 dipendenti. Il marchio Mariabologna nacque invece in largo Sonnino dove nel 1965 l’azienda dei Marocchi iniziò a produrre artigianalmente la pasta fresca che veniva venduta nel negozio di prossima chiusura in largo Santorio. «Abbiamo deciso di chiudere a fine novembre – spiega Sara – in modo tale da far convogliare in via Battisti tutta la clientela proprio in occasione delle feste natalizie».


(l.t.)


Riproduzione riservata © Il Piccolo