Chiude l’ambulatorio: a Trieste 800 bambini “orfani” di pediatra

Ingri Rudoi lascia lo studio di piazza Benco e va in pensione. Spazi esauriti in centro. Genitori costretti a spostarsi a Opicina

TRIESTE Ottocento bambini “orfani” della loro storica pediatra. Ingri Rudoi, la professionista convenzionata con ambulatorio in piazza Benco, da venerdì è in pensione. Lasciando “nei guai” i genitori dei suoi piccoli ex pazienti, costretti ora a macinare chilometri per riuscire a far visitare i loro bimbi: per trovare un sostituto, infatti, bisogna spingersi fin sul Carso. Solo due pediatri di Opicina risultano avere ancora posti disponibili per accogliere nuovi piccoli pazienti. Tra l'altro, una dei due, ha un contratto a tempo determinato, che scade a marzo prossimo. Circostanza che non le consente di dare ai pazienti certezze di continuità del rapporto professionale.

Cercano un pediatra ancora 26 bambini
Bonaventura Monfalcone-06.09.2017 Centro vaccinazioni-Ospedale-San Polo-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura


Ai genitori, però, non resta che fare buon viso a cattivo gioco. Dagli uffici dell’AsuiTs a cui si sono rivolti dopo la comunicazione del pensionamento di Rudoi, si sono sentiti indicare i nomi del pediatria Maurizio Tomadin, con ambulatorio in Strada per Vienna, e dalla collega Elena Rossetto, che riceve in via di Prosecco. L'unico pediatra con studio in centro a Trieste ad avere qualche disponibilità era Enrico Bruno, con l'ambulatorio in via dei Porta: ma già il 18 ottobre scorso risultava avere appena 13 posti disponibili: pochi per soddisfare centinaia di richieste e di conseguenza velocemente accaparrati.

Come era prevedibile i due ambulatori nei giorni scorsi sono stati presi d'assalto. Rossetto, il cui arrivo era stato salutato con grande entusiasmo dai residenti della frazione carsica in attesa da tempo dell’arrivo di un pediatra, ha registrato ben 100 nuovi pazienti. Che, al pari degli “storici” bimbi seguiti, ora tremano all'idea di dover cambiare di nuovo riferimento nel caso in cui il contratto non le venisse rinnovato a primavera.

«La situazione ci è nota - afferma Claudio Pandullo, presidente dell'Ordine dei Medici - in generale c’è una carenza di pediatri, causata dalla mancanza di una programmazione a livello nazionale. Abbiamo proposto alla Regione di creare delle borse di studio per stimolare la specializzazione in pediatria».

L'Asuits però rassicura i genitori che da pochi giorni non hanno più un punto di riferimento nella Rudoi. «Il numero dei pediatri non viene ridotto, a breve ne inseriremo uno nuovo sul territorio, - spiega il direttore sanitario di AsuiTs, Emanuela Fragiacomo - sebbene non sia possibile obbligare un medico ad aprire in una determinata zona, daremo indicazioni di prendere ambulatorio in centro città». Consapevole delle difficoltà che qualche genitore potrà riscontrare nel dover andare a Opicina, Fragiacomo segnala comunque che i due ambulatori sull’Altipiano... sono muniti di ampio parcheggio.

Dettaglio che non consola minimamente, però, i genitori infuriati. «L’AsuiTs sapeva che quella pediatra sarebbe andata in pensione, perché non ha provveduto in anticipo ad inserire un nuovo medico per i bambini?», chiedono in tanti. Pandullo, valutando la situazione, anticipa che l’Ordine dei Medici nei prossimi giorni si confronterà con la Fimp, il sindacato dei pediatri, e suggerisce di «dare delle deroghe ai pediatri in centro che riescono ad accogliere un numero di pazienti superiore a quello previsto». «Capita che un pediatra ci comunichi ufficialmente la sua disponibilità in questo senso - dichiara Fragiancomo -. Quando accade, noi la mettiamo subito a disposizione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo