Chiude la Franz Josef Stube «Dopo lo sfratto ferroviario non mi resta che lasciare»

Amaro addio della titolare della trattoria della stazione di Aurisina dedicata alla memoria dell’imperatore Francesco Giuseppe 

LA STORIA



«Ho tanti ricordi che mi legano a questo posto in cui ho dato tutta me stessa, ma davanti ad uno sfratto non ci sono tante cose da fare se non salutare tutti e chiudere». Alessandra Moretti, 43enne imprenditrice triestina, da otto anni aveva preso in mano uno dei locali più particolari della provincia triestina: la Franz Josef Stube.

Un ristorante nel quale l’epopea degli Asburgo era rimasta come scolpita nel tempo, immutata, cristallizzata. Un fascino che si poteva respirare guardando i muri riempiti di foto dell’imperatore austriaco e della celebre consorte Elisabetta. Un menù in cui i piatti Franz e Sissi erano quelli più gettonati dai clienti che qui andavano sul sicuro tra Wiener Schnitzel, ljubljanske, gnocchi di pane, jota, patate in tecia e bolliti. «Spiace tanto perché in questi anni abbiamo servito tanti clienti, sia quelli provenienti dal Carso, che i triestini di città che i lavoratori e i parenti degli ospiti della Pineta del Carso. Anche se il locale ha sempre sofferto la sua posizione decentrata e non è esploso come avrebbe potuto, sarei rimasta ancora perché gli affari andavano comunque bene, ma con uno sfratto esecutivo sulla testa, meglio chiudere i battenti e guardarsi intorno», racconta Moretti. Sorta nel 2002 sulle ceneri della storica trattoria di Aurisina Stazione, la Franz Josef Stube era incastonata nella stazione dei treni più antica del Friuli Venezia Giulia, costruita nel 1857 su progetto del triestino Carlo Ghega. L’area era stata ideata per servire la Südbahn, la linea meridionale ferroviaria dell’Impero, in grado di collegare Vienna al Regno del Lombardo-Veneto. E se oggi non vi passano che convogli merci, sino all’inizio dello scoppio della Prima guerra mondiale qui vi transitavano il “San Pietroburgo-Nizza-Cannes”, ossia il treno della nobiltà russa, e il Simplon Orient Express, treno gemello del più famoso Orient Express. La scelta di dedicare il locale a Franz Josef fu dettata in particolare da una storica data. Quella del 16 settembre 1882 quando ad Aurisina si fermò con il treno proveniente da Vienna proprio l’imperatore Francesco Giuseppe.

La decisione di Moretti di chiudere il ristorante è da collegarsi all’intimazione di sfratto ricevuto anche dalle nove famiglie che vivono negli alloggi della stazione di Aurisina, appartamenti realizzati nel cosiddetto “Fabbricato viaggiatori”, ovvero l’edificio che, nella vecchia stazione, accoglieva, offrendo vari servizi, i viaggiatori nell’attesa dei convogli. La lettera firmata da Ferservizi per conto di Rfi evidenzia come entro il 31 dicembre di quest’anno gli appartamenti dovranno essere liberati perché i relativi contratti di locazione non saranno rinnovati. —





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