Chiude il negozio Dal Cin mobilità per i dipendenti

CERVIGNANO. Il mega-negozio di abbigliamento Dal Cin di via Monfalcone chiuderà i battenti il 10 gennaio. Dalla prossima settimana i dipendenti saranno messi in mobilità. Nel frattempo è stata avviata, in questi giorni, una svendita della merce in giacenza che durerà fino al giorno stabilito per la chiusura. Dopo i punti vendita di Pordenone e Udine, a causa delle crisi economica che non risparmia la Bassa friulana, la casa madre, che ha sede a San Fior, in Veneto, ha deciso di chiudere anche a Cervignano, ultimo negozio della catena rimasto aperto nella nostra regione. Dal Cin in città è stato un punto di riferimento importante per gli acquisti. Secondo indiscrezioni, c’è una trattativa in corso per affittare i locali, 2200 mq di esposizione. L’immobile non rimarrà chiuso a lungo, ma, poiché l’affare non è stato concluso, è ancora sconosciuto il nome di chi rileverà l’attività. Potrebbe trattarsi di cittadini cinesi, ma nessuno conferma. A Udine il capannone dell’ex Dal Cin di viale Palmanova da qualche mese è diventato il più grande negozio cinese del capoluogo friulano. I dipendenti, intanto, si preparano alla mobilità. «Non è certo un bel segnale - spiega un commesso -: la crisi c’è e si fa sentire. Dopo tre anni di cassa integrazione, non ce la facevano più. Qui a Cervignano siamo in tutto sette dipendenti».
Il sindaco Gianluigi Savino commenta: «Purtroppo, è l’ennesimo segnale di questa contrazione dei consumi che colpisce anche le grandi catene come Dal Cin. Penso che questa crisi di sistema porterà presto ad una riduzione dell’offerta, che dovrà essere ridimensionata. Oggi, in determinati settori, l’offerta supera la domanda. Assisteremo a diverse chiusure, non solo a Cervignano. È in atto un cambiamento nel modo di fare commercio». Intanto, anche nel capoluogo della Bassa continuano ad aumentare i punti vendita gestiti da imprenditori orientali. Recentemente, in via Aquileia, ha aperto “Venere”, un centro benessere gestito da cittadini cinesi. «Anche nella Bassa i commercianti cinesi stanno continuando ad acquisire esercizi - conferma il sindaco-. Nella nostra città attualmente sono almeno tre o quattro». Il rappresentante mandamentale di Confcommercio, Cristiano Perosa, afferma: «Ovviamente quando chiude un negozio dispiace sempre. Dal Cin è un pezzo di storia economica di una città che perde parte del suo impianto commerciale. Non possiamo non pensare ai dipendenti che rimangono senza un posto di lavoro grazie al quale potevano mantenere la famiglia e avere una capacità di spesa che veniva ridistribuita sul territorio, creando ricchezza e benessere. Ci auguriamo che qualcuno prenda in mano questa attività, magari cambiando tipologia merceologica, in modo da creare occupazione per assorbire chi è senza lavoro. Con la grande distribuzione queste chiusure si verificheranno sempre più spesso».
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