Chiude a Monfalcone il giudice di pace: tutti i processi a Gorizia

Ieri mattina le ultime udienze civili, oggi quelle penali, poi il trasloco. Cattarini: «Sono mancate le condizioni politiche per salvare l’Ufficio
Bonaventura Monfalcone-28.05.2014 Trasferimento definitivo giudice di pace-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-28.05.2014 Trasferimento definitivo giudice di pace-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Ieri le ultime udienze civili; oggi le ultime udienze penali; domani chiuso; e con giugno tutti a Gorizia. Alla fine la giustizia si ferma. Il giudice di pace lascia Monfalcone e questa volta lo fa in via definitiva. L’avviso sulla porta al secondo piano di piazzale Salvo D’Acquisto 11 è chiaro: “Dal primo giugno le udienze civili e penali precedentemente fissate dinanzi all’ufficio soppresso del giudice di pace di Monfalcone si terranno presso la sede del giudice di pace di Gorizia».

Il trasloco degli uffici è già cominciato. Ieri mattina nell’atrio c’erano mobili e scrivanie ammassati. Tutto era pronto per essere spostato nella sede di via 4 Novembre 22 a Piedimonte. Il lento stillicidio è giunto dunque al termine. Dopo il trasferimento del personale amministrativo avvenuto lo scorso 3 aprile, alla fine dello stesso mese, alla struttura era stata tolta anche l’autonomia funzionale. Dal 29 aprile l’ufficio è rimasto aperto solo nelle giornate di mercoledì per le udienze civili e al giovedì per quelle penali. Ora, per effetto della disdetta del contratto d’affitto dei locali da parte del Comune di Monfalcone, le cause arretrate saranno giudicate a Gorizia. Questo avverrà nonostante fossero previsti per lo smaltimento delle vecchie pratiche sei mesi di esercizio provvisorio a stralcio. Quanti siano esattamente i fascicoli in attesa di giudizio, nessuno lo dice. Ma le stime parlano di alcune centinaia per i soli giudizi penali.

All’indomani del trasferimento del personale amministrativo, il giudice Giuseppe La Licata aveva continuato a lavorare grazie all’applicazione dal Tribunale di Gorizia di un’impiegata, lo aveva fatto dicendo: «La giustizia non si ferma. Non può fermarsi. Questo è il mio lavoro e io sono qui». E lì è rimasto fino ad oggi.

Dalla prossima settimana La Licata sarà a Gorizia e dalla fine del prossimo anno rischia di rimanere l’unico giudice di pace dell’intero Isontino. Oggi a dividere con lui il lavoro ci sono i colleghi Giancarlo Sgrazzutti e Giuseppe Gentile che però nel 2015 raggiungeranno il limite d’età e dovranno lasciare l’incarico onorario.

Dei 12 giudici di pace inizialmente previsti (7 a Gorizia, 5 a Monfalcone) e mai diventati effettivamente operativi, rimangono soltanto le bricciole. Nel 2011 il Consiglio superiore della magistratura stabilì una pianta organico di dieci giudici (4 a Gorizia, 4 a Monfalcone e 2 a Gradisca), ma neppure questo schema “ristretto” decollò mai. L’ultima finanziaria del governo Berlusconi disse che si dooveva risparmiare, così la formazione venne ridotta al 3-3-1, poi diventata 2-1/2-1/2 con il giudice di Gradisca a scavalco su Monfalcone.

«Dopo più di un secolo Monfalcone rimane senza un ufficio giudiziario. Nel 1913 gli austriaci istituirono il Giudizio governiale che, in sostanza, era una pretura dove si pronunciavano sentenze», ricorda l’avvocato Riccardo Cattarini. L’ex presidente della Camera penale di Gorizia si è battuto a lungo per mantenere il giudice di pace in città e aggiunge: «Con 200mila euro all’anno divisi tra i nove Comuni di riferimento, l’ufficio avrebbe potuto sopravvivere; purtroppo però sono mancate le condizioni politiche per la battaglia».

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