Chirurgia dell’obesità, Gorizia all’avanguardia
«Centro di eccellenza in chirurgia dell’obesità». A potersi fregiare del titolo riconosciuto a livello nazionale è l’ospedale di Gorizia. Il centro isontino era stato già accreditato dalla Sicob (Società italiana di chirurgia dell’obesità) dal 2016: anno in cui tutta l’attività bariatrica si era trasferita dal San Polo di Monfalcone al nosocomio di Gorizia. Nell’ultimo anno il servizio è ulteriormente cresciuto: sono stati eseguiti nel 2017 più di 100 interventi, notevole passo avanti rispetto agli anni passati. Il centro diretto dal primario Alessandro Balani è attivo ormai da più di 5 anni ed ha alle spalle oltre 300 interventi per la cura dell’obesità.
Il problema dell’eccesso di peso e dell’obesità in Italia e in Fvg - spiega l’Aas2 - ha raggiunto proporzioni preoccupanti. Più del 30% della popolazione è sovrappeso e l’11% è obeso. La chirurgia è solo una delle opzioni che vengono messe in campo, e viene considerata solo alla fine di un delicato percorso centrato sul paziente. «Gli interventi sono diversi e con diverse indicazioni - afferma Balani -. Non esiste un intervento migliore su tutti, ma piuttosto l’intervento migliore per il singolo paziente».
A Gorizia afferiscono pazienti da tutto il Fvg e da fuori regione, inviati dai medici di medicina generale e non solo. «Spesso le persone ci contattano autonomamente per fissare una visita - prosegue Balani -. Il semplice passaparola è molto diffuso ma molti sono informatissimi grazie ai numerosi siti internet che trattano l’argomento e le tante associazioni di pazienti. I pazienti arrivano al chirurgo pieni di aspettative e speranze, quasi sempre con una lunga storia di diete, terapie e fallimenti. Spesso riusciamo a offrire loro una soluzione efficace in sicurezza, ma addolora a volte non poter assecondare tali aspettative».
La chirurgia, infatti, non è per tutti. Le linee guida parlano chiaro su chi possa essere candidato all’intervento, ma talvolta dopo l’iniziale “arruolamento” emergono nel percorso pre-operatorio situazioni personali impreviste od ostacoli inattesi. «Questo tipo di chirurgia differisce notevolmente da quella classica. La multidisciplinarietà è la chiave del successo. Non basta il parere del chirurgo: l’equipe bariatrica si compone da dietista, psicologa, medici internisti ed endocrinologi, esperti di metabolismo, fisiatri, anestesisti, gastroenterologi, endoscopisti ed infermieri specializzati. La storia clinica del paziente e la persona nella sua interezza vengono vagliate da tutti gli specialisti coinvolti. Talvolta il rapporto rischio/beneficio non è soddisfacente o l’opzione chirurgica risulta inadeguata al paziente. Il più delle volte, tuttavia, l’intervento chirurgico è invece la strada che garantisce i migliori risultati. Nella maggioranza dei casi vengono proposti gli interventi di sleeve gastrectomy o bypass gastrico, o in alcuni casi varianti come il mini-bypass o tecniche meno utilizzate, sempre con approccio laparoscopico mini-invasivo.
(fra.fa.)
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