Chioschi di Barcola, ecco il progetto per i wc
I chioschi della riviera di Barcola avranno i tanto agognati wc. Stanno per essere consegnati nella sede della Soprintendenza, l’ente che deve dare l’ultimo sì al progetto destinato a dotare di gabinetti le isole del ristoro che vanno dalla pineta al bivio di Miramare, i disegni e i documenti predisposti dall’architetto Ariella Valente. «Abbiamo preparato tutto con la massima cura – spiega Valente – adesso confidiamo in una risposta positiva della Soprintendenza». I titolari dei sette chioschi della riviera barcolana, nella bella stagione meta di bagnanti nelle ore del giorno e di giovani in cerca di un po’ di evasione alla sera, confidano nella possibilità di vivere finalmente la prima estate con le loro strutture finalmente dotate di servizi igienici. «E’ una battaglia che ho iniziato 13 anni fa – spiega Alessandro Rossi, proprietario del chiosco del bivio di Miramare, la struttura più vecchia di tutti, perché inaugurata nell’immediato dopoguerra dal nonno – che riteniamo sacrosanta. Non è possibile che una riviera frequentata ogni estate da decine di migliaia di persone e lunga alcuni chilometri non disponga di gabinetti. I triestini e i bagnanti della riviera, oltre che i turisti – aggiunge – sono costretti ad attraversare la strada e andare nei locali situati sul lato a monte. Non è così – continua – che si promuove una zona turistica».
L’ostacolo principale alla realizzazione dei wc è il vincolo paesaggistico e monumentale che già condizionò, all’epoca, l’operazione di rinnovo dei chioschi, poi costruiti in base a precise regole. «Come Comune siamo assolutamente d’accordo nel dotare i chioschi di gabinetti – precisa l’assessore per i Lavori pubblici, Elena Marchigiani – perché si tratta di un servizio alla collettività. Siamo anche consapevoli del fatto che le regole vanno rispettate – prosegue – ma crediamo che in questo caso, come per esempio in occasione dell’apertura del varco in Porto Vecchio, si possa utilizzare lo strumento urbanistico definito ‘Autorizzazione in precario’, che può essere prorogata di anno in anno per tre anni. Tutto questo – precisa la Marchigiani – nell’attesa della definizione del Piano regolatore». E' stata la stessa Marchigiani a sostenere l'iniziativa dei titolari dei chioschi. I chioschi già dispongono di un servizio igienico incorporato nella sagoma «ma sono riservati a noi titolari e ai nostri dipendenti e collaboratori - riprende Rossi - e se ospitiamo un cliente possiamo incorrere in pesanti sanzioni».
Nel progetto realizzato dall'architetto Valente e' prevista un'aggiunta, che riprende la linea originaria dei chioschi. In sostanza, un allungamento delle strutture, conservandone la forma rotonda su una delle estremità. E' prevista anche una pedana di accesso per i disabili, come stabilito alla legge. «Sono già in contatto con un'azienda friulana in grado di completare i manufatti entro giugno», spiega Rossi. Per alcuni dei chioschi della zona dei Topolini, si dovrà procedere allo spostamento di qualche albero, ma si tratterà di operazioni piuttosto semplici. «Se i gabinetti saranno installati prima della bella stagione - conclude Rossi, noto ai frequentatori come 'Sandro bivio' - organizzerò una festa. Devo solo trovare un nome adeguato, perché 'wc party' non suona molto bene».
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