Chiara dribbla la sindrome Down e si laurea
MONFALCONE Si chiama Chiara Jacumin, è di Monfalcone e si è appena laureata in barba alla sindrome di Down da cui è affetta. Si tratta già di per sé di una bella notizia. Eppure per la madre Daniela Donini «la bella notizia sarà quando l’esempio di Chiara non farà più notizia».
Occhi luccicanti, la madre spiega che, stando alle informazioni di cui la famiglia è in possesso, Chiara, 23 anni, è la prima persona residente in Friuli Venezia Giulia ad essersi laureata con la sindrome di Down. «Ed è la prima ad aver lasciato il tetto di casa per andare a vivere, in piena autonomia, in una Casa dello studente dell’ateneo di Padova per frequentare assiduamente le lezioni». Così adesso che ha conseguito (98 punti su 110) la laurea triennale in Scienze dell’Educazione e della Formazione, Chiara «spera di spronare gli altri dopo di lei a dimostrare al mondo che una persona nata con la Trisomia 21 può farcela come tutti gli altri».
La sua tesi “Disabilità ed inclusione: dalla scuola alla società”, discussa ottenendo il massimo punteggio, sembra non darle torto. «Adesso mia figlia si sente incaricata di questo ruolo, quello di dare voce a chi ancora non ne ha». Il paragone è tutt’altro che fuorviante. La famiglia Jacumin spiega che fondamentale nei successi scolastici di Chiara è stata la cosiddetta “Comunicazione facilitata alfabetica”, una tecnica alternativa che, in buona sostanza, permette alle persone affette da disabilità di comunicare più facilmente ciò che pensano, coadiuvate da un assistente che resta al loro fianco.
«Chi è affetto da questa sindrome - riprende Donini - è particolarmente emotivo. Sa quale tasto digitare sulla tastiera quando deve scrivere un testo al computer. Ma è come se faticasse a calmarsi per raggiungere la giusta concentrazione. Ecco che un assistente alla comunicazione facilitata è in grado di stargli vicino per tranquillizzarlo, senza naturalmente battere i tasti per lui». Ora, il fatto che la 23enne monfalconese abbia terminato le scuole superiori in Veneto e deciso di iscriversi all’ateneo patavino «dove questa tecnica viene utilizzata» lascia pensare a quante difficoltà possa avere incontrato, insieme alla sua famiglia, per raggiungere l’obiettivo.
Obiettivo cui subito ne è seguito un altro, visto che Chiara adesso si è iscritta alla magistrale, forte del risultato appena ottenuto. «Io mia figlia così felice non l’avevo mai vista prima». —
Riproduzione riservata © Il Piccolo