Chersicla, tre volte ignorato dal Comune

Mai realizzata nemmeno la mostra cui l’artista stesso lavorò poco prima della morte. Provincia disponibile

Non solo una mostra. Altre due esposizioni di Bruno Chersicla, scomparso il 3 maggio 2013, sono state ignorate dal Comune di Trieste. Una è addirittura quella a cui stava lavorando l’artista negli ultimi giorni di vita. «Con Claudio Grisancich, negli ultimi giorni di vita di Chersicla, avevamo iniziato a organizzare una mostra che lui aveva fortemente voluto» racconta Walter Chiereghin, direttore di Trieste ArteCultura.

«Il Magazzino delle idee non andava bene perché il formato delle opere (una quarantina di ritratti di personaggi triestini su carta in un formato di circa 20 x 30 cm) lo rendeva troppo grande come spazio espositivo, mentre assieme al pittore e a Grisancich avevamo pensato a Palazzo Costanzi - continua Chiereghin -. La morte di Chersicla, annunciata ma improvvisa, ha ovviamente interrotto la preparazione della mostra, ma subito dopo i funerali Grisancich e io ci siamo rivolti al Comune, parlando con l'allora segretario dell’assessore Franco Miracco per chiedere lo spazio espositivo, essendo praticamente pronto il materiale. Ci è stato riferito di un certo interesse da parte dell'assessore, ma dopo un paio di mesi di attesa per un incontro che si rivelava sempre più improbabile, abbiamo desistito». L’assessore “inesistente” si è dimesso a settembre. «I ritratti dei triestini voleva esporli a Trieste, la città che si è dimenticata di lui - spiega Grisancich -. Era un suo desiderio grandissimo e vorrei riuscire a esaudirlo».

Stessa sorte per la mostra “Transiberiana, disegni di viaggio” finita a Turriaco (inaugurata venerdì scorso) nell’indifferenza di Trieste. Opere mai esposte portate alla luce grazie alla Pro Loco isontina di cui Chersicla aveva realizzato il logo. «In successivi incontri con la Pro loco di Turriaco, siamo stati noi a suggerire il lavoro sulla Transiberiana, che poi si è realizzato, mentre i materiali per l'allestimento della mostra che stavamo progettando assieme all'artista, tutti ritratti di artisti e intellettuali triestini, avrebbe avuto poco senso farla in un luogo diverso da Trieste» dice il direttore di ArteCultura, pessimista cronico sulle sorti culturali di Trieste. «Si potrebbe ritentare col nuovo assessore alla Cultura, Paolo Tassinari» dice Grisancich che, da poeta, coltiva la speranza. «Tassinari sicuramente è più sensibile. È un designer molto bravo. Lo conosco. Ho grande fiducia in lui almeno per le arti figurative» aggiunge Grisancich. Non ci vuole molto e neppure troppi soldi. «Tutti è già pronto. Basta trovare un posto e farla. Bruno non merita questa oblio dalla città che amava» chiude Grisancich.

Evocata, la Provincia offre la sua sponda. «Personalmente non ho avuto contatti con chi intendeva realizzare un progetto su Chersicla - dice la presidente Maria Teresa Bassa Poropat -. Credo importante però dedicare una mostra al maestro: un itinerario che ne ripercorra l'intera esperienza artistica. In ultimo una riflessione sulla questione finanziaria: nessun buon progetto può essere a costo zero. Tanto meno uno che vuole ricordare l'opera di Chersicla». (fa.do.)

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