Che balli alla Taverna, la Capannina dell’Isola del sole

GRADO Partendo dalla Costa Azzurra, il primo edificio che si nota passeggiando sulla diga è l’Auditorium Biagio Marin che in questi ultimi anni è stato al centro di varie problematiche, compreso il...

GRADO

Partendo dalla Costa Azzurra, il primo edificio che si nota passeggiando sulla diga è l’Auditorium Biagio Marin che in questi ultimi anni è stato al centro di varie problematiche, compreso il sequestro per mancanza di requisiti di sicurezza. Attualmente è sottoposto a ulteriori interventi e ampliamenti. Quasi accanto troviamo l’abitazione del poeta Biagio Marin e quindi la Biblioteca Civica intitolata al figlio del poeta, Falco, oggi chiusa per restauro. Un altro edificio chiuso è la Stella Maris, la struttura ricettiva un tempo gestita dalle suore che verrà trasformata in parte con destinazione alberghiera e in parte come residenza per i sacerdoti in pensione. Subito dopo ecco il costruendo Museo del Mare. Una vicenda senza fine. E intanto lo scafo della Iulia Felix ridotto in mille pezzettini di legno, come fosse un grande puzzle da ricomporre, rimane immagazzinato. Intanto dicono che forse sarebbe stato meglio che fosse rimasto sotto la sabbia – intero e integro - dove era sin dal secondo secolo dopo Cristo. Ora, grazie all’accordo fra Comune e la Soprintendenza si sta cercando di far vivere l’edificio, il Museo, che è stato dato dal Comune in comodato gratuito al Ministero. Quantomeno in parte come sala espositiva, continuando in ogni caso a lavorare al piano terra per cercare di arrivare a una conclusione.

Ci si incammina quindi verso il Palazzo Municipale per tanti anni sede della Taverna municipale, uno dei diversi locali da ballo e intrattenimento dell’isola. E poi lo Zipser considerato struttura di pregio architettonico (il progetto iniziale prevedeva che continuasse con un’ampia terrazza sino in mare ma non se ne è mai fatto nulla) da tanti ammirato e da altri odiato per la sua estetica. Infine la storica Villa Marchesini trasformata in anni recenti in un condominio.

Sempre sulla diga, proprio al confine con la spiaggia principale, c’è un curioso e piccolo recinto metallico. Da questo si doveva accedere al piano sottostante il piano di calpestio della diga dove erano previsti i locali da destinare a magazzino e a servizi di un bar mai realizzato che nell’idea iniziale avrebbe dovuto funzionare proprio in quel punto della diga, ovviamente all’aperto con tanto di ombrelloni, senza alcuna struttura se non un banco di mescita.

Ma questo progetto non è mai decollato e forse oggi sarebbe meglio togliere anche quella piccola recinzione che dà solamente fastidio. (an.bo.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo