Cervignano, liceo Einstein minacciato dai teppisti

CERVIGNANO. Via Pradati, poco distante dal liceo scientifico Einstein, diventa luogo di ritrovo per un gruppo di teppisti della cittadina e il preside dell’Isis Malignani, Aldo Durì, lancia l’appello: «Ci vogliano più controlli. Dobbiamo prevenire prima che sia troppo tardi e scoraggiare gli atti vandalici che sono sempre più frequenti». Il dirigente chiede che vengano istallate le telecamere e che si provveda a potenziare l’illuminazione. A notarli non è stato solo il preside, ma anche alcuni residenti. Un gruppo di ragazzini ha scelto come luogo di ritrovo uno spazio poco distante dalla scuola superiore cervignanese che, anche recentemente, è stata oggetto di atti vandalici.
«L’ingresso del liceo è rientrante – spiega Durì – dalla strada c’è uno spazio che rimane in ombra e che permette ai visitatori indesiderati di non essere visti. Dalle case prospicienti all’ingresso dell’istituto sono facilmente individuabili, ma non si vedono dalla strada. Si tratta di fare opera di dissuasione prima di arrivare alla repressione che nessuno si augura. L’impressione è di trovarsi di fronte a piccole bande di adolescenti. Mi sento di escludere categoricamente che questi atti vandalici che, anche recentemente hanno interessato il liceo, siano stati commessi dai nostri studenti, sembrano piuttosto bravate da ragazzini. Ha ragione il sindaco di Cervignano, Gianluigi Savino, quando dice che questi episodi non devono assolutamente essere sottovalutati. Ci vuole un’attenta opera di prevenzione finalizzata ad individuare questi sbandati in modo tale da mettere gli educatori e le famiglie nella condizione di poter intervenire prima che la situazione prenda una brutta piega».
Aggiunge il dirigente scolastico: «Questi vandali vanno messi di fronte alle loro responsabilità. Per quanto ci riguarda, chiediamo che vengano attivate misure tali da proteggere la scuola». Il preside Durì chiede, in particolare, che vengano posizionati quattro o cinque fari a led «che si illuminano con una fotocellula, in modo da non sprecare energia elettrica, in presenza di intrusi». Conclude il dirigente dell’Isis: «Ci vorrebbe anche una telecamera per documentare queste intrusioni, che sono già reati, e i responsabili. Ci appelliamo alle forze dell’ordine. La vista di un carabiniere o di un vigile urbano contribuirebbe sicuramente a scoraggiare i teppisti. Da anni, infine, attendiamo la risoluzione del problema della sicurezza stradale: via Pradati va chiusa al traffico nelle ore in cui le lezioni iniziano e si concludono».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo