Cervignano, l’Einstein festeggia l’Europa

CERVIGNANO. Oggi, il liceo scientifico Albert Einstein di Cervignano organizza la cerimonia dedicata alla “Festa dell’Europa. L’esperienza dei giovani ambasciatori di cittadinanza europea nei progetti comunitari”.
Si tratta di un evento davvero particolare che prenderà il via nella scuola a partire dalle 10. Dopo il saluto del dirigente scolastico, Aldo Durì, e del sindaco di Cervignano, Gianluigi Savino, interverrà Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia che, nonostante i suoi numerosi impegni, non ha voluto mancare all’appuntamento c ervignanese.
A seguire, il programma prevede che la scuola cervignanese si colleghi in videoconferenza con i partners europei dei progetti Comenius.
Interverranno anche Florent Boudet, docente del liceo Bernard Palissy Agen (Francia) e Fulvio Salimbeni, docente dell’Università di Trieste, che presenteranno un manuale di storia contemporanea realizzato nell’ambito di uno dei progetti Comenius più ambiziosi cui ha aderito la stessa scuola cervignanese.
Alle 11 ci sarà una tavola rotonda cui parteciperanno Giorgio Rossetti, presidente dell’associazione “Dialoghi Europei”, Lodovico Nevio Puntin, direttore generale per il Friuli Venezia Giulia dell’”Associazione Italiana dei Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa” e i rappresentanti dei Comuni gemellati con Paesi dell’Unione Europea: in particolare Cristiano Tiussi, sindaco di Bagnaria Arsa, Luigi Cumin, sindaco di Campolongo al Torre/Tapogliano, Ennio Scridel, primo cittadino di Fiumicello, e Palmina Mian, sindaco di Ruda.
«Attraverso i progetti di scambio finalizzati a mettere a diretto contatto i nostri studenti con quelli delle altre scuole – spiega il preside Durì – ci proponiamo di rafforzare e consolidare in loro la consapevolezza di essere i futuri cittadini d’Europa. Quello che proponiamo ai giovani è un percorso di scoperta e formazione: un viaggio ideale e fisico che li porti a percepire realtà umane, culturali e storiche diverse, un cammino che li spinga a superare frontiere, barriere geografiche e psicologiche. Vanno proprio in questo senso i grandi progetti multilaterali Comenius, cui il nostro istituto aderisce, e soprattutto l’esperienza delle mobilità individuali che porta, ogni anno, un gruppo di studenti dell’Isis a studiare, per tre mesi, all’estero e, viceversa, numerosi studenti stranieri a frequentare il liceo e le altre scuole dell’Isis». (e.m.)
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