Cervignano, furto in parrocchia: rubate le offerte di Natale

CERVIGNANO. Hanno rubato tutte le offerte della domenica, quelle destinate non soltanto alle persone in difficoltà ma anche al mantenimento delle varie attività legate alla comunità cristiana locale. Tremila euro il bottino.

È successo tra il 24 e il 26 dicembre, in parrocchia. I ladri hanno rubato la cassaforte custodita nella canonica della parrocchia San Michele Arcangelo, all’interno dell’ufficio contabilità.

Ad accorgersi del furto, ieri mattina, è stato l’economo, Franco Nannetti, che è rimasto basito.

I carabinieri della stazione di Cervignano, intervenuti sul posto, non hanno trovato segni di effrazione. Non c’erano porte o finestre aperte.

I malviventi, sicuramente più di uno, hanno atteso il momento giusto per introdursi nell’ufficio dell’economo e, una volta all’interno, sono riusciti a rubare la cassaforte, che era fissata a terra.

Anziché perdere tempo per aprirla, i soliti ignoti hanno sollevato di peso la cassaforte e si sono allontanati senza essere visti.

Di certo i delinquenti erano perfettamente a conoscenza della zona e soprattutto di quello che succedeva abitualmente nella chiesa.

I soldi custoditi dovevano servire per aiutare chi ha bisogno ma anche per pagare le bollette e per altre attività.

Comprensibile dispiacere del parroco di Cervignano, don Sinuhe Marotta, immediatamente avvisato. Il sacerdote, contattato telefonicamente, si è detto molto amareggiato.

L’intera parrocchia è sconvolta. Un fatto analogo era già accaduto in passato. Era stata rubata una cassaforte dalla canonica anche ai tempi in cui era parroco don Silvano Cocolin. Due anni fa, invece, durante la via Crucis, sempre in canonica, mentre il parroco, don Dario Franco, era impegnato nella celebrazione del rito, erano stati rubati 1000 euro di offerte. Nel 2014 erano spariti dalla cassaforte altri millecinquecento euro.

I ladri erano riusciti a trovare le chiavi e a rubare tutte le offerte dei fedeli. Anche in quell’occasione non erano stati trovati segni di effrazione.

Lo scorso anno, invece, erano state prese di mira le canoniche di Palmanova e di Papariano di Fiumicello.