Cervignano annulla le gite scolastiche

Casus belli il selfie di un ragazzo seduto sul balcone nel vuoto in albergo. Il preside Durì: «Troppa responsabilità sugli insegnanti»
Bonaventura Monfalcone-19.02.2015 Istituto comprensivo Malignani-Liceo Einstein e preside-Cervignano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-19.02.2015 Istituto comprensivo Malignani-Liceo Einstein e preside-Cervignano-foto di Katia Bonaventura

CERVIGNANO. Seduto su una finestra, con le gambe penzoloni nel vuoto. Il tutto immortalato in un selfie. È successo recentemente, durante un soggiorno all'estero. Protagonisti alcuni studenti che frequentano un istituto superiore della Bassa friulana. Mentre erano in gita scolastica si sono cimentati nella prodezza di scavalcare le finestre delle camere in cui erano alloggiati, al quarto piano, per raggiungere i compagni nelle stanza vicine. Il dirigente scolastico dell'Isis Bassa friulana, Aldo Durì, non ha gradito e ha fatto scattare un giro di vite sulle gite scolastiche.

Tutte quelle di durata superiore a un giorno saranno annullate. «Se queste uscite - commenta Durì - in tanti casi hanno un reale valore culturale e si inseriscono coerentemente nel percorso formativo, in altri casi di istruttivo hanno solo il pretesto e si riducono a viaggi turistici in comitiva con la scuola, che ormai svolge le funzioni di un'agenzia di viaggio. A questa deriva ho tentato più volte di porre un argine, riconducendo queste uscite a un contesto educativo rigoroso». Il dirigente ha varato un regolamento per disciplinare le visite d'istruzione. «Ho richiesto - spiega Durì - di presentare una relazione sullo svolgimento dei viaggi. Ai ragazzi ho chiesto di fissare impressioni ed esperienze su una specie di taccuino di viaggio e ho subordinato l'effettuazione delle gite al parere di una specifica commissione. Abbiamo anche posto un tetto al numero delle uscite e preteso l'adesione quasi plebiscitaria degli allievi. Niente da fare: la moltiplicazione frenetica delle proposte sovente vanifica la possibilità di esercitare un effettivo controllo».

Durì fa notare che i costi aumentano vertiginosamente per le famiglie. «Ormai si viaggia in aereo - aggiunge il preside - e si pernotta in hotel tre stelle. Poi ci sono i problemi legati alla sicurezza. I professori accompagnatori si assumono una responsabilità da far tremare le vene e i polsi. In caso di incidente sono loro a dovere dimostrare di aver vigilato e di aver fatto tutto per impedire e prevenire l'incidente e sono responsabili dei minori loro affidati. Nel caso in cui dovessero emergere distrazioni o leggerezze sarebbero chiamati a rispondere penalmente e a rifondere i danni di tasca loro». Ciò che ha allarmato il preside sono stati alcuni episodi specifici.

«Sono stati puniti - conferma Durì - alcuni ragazzi che, durante un viaggio a Barcellona, avevano accumulato in camera una vera cantina. Giorni fa ho scoperto con raccapriccio un gioco insensato. Durante un soggiorno all'estero numerosi allievi hanno scavalcato le finestre delle camere per raggiungere i compagni nelle stanza vicine. Si trovavano al quarto piano e le finestre davano sul vuoto. Il più baldanzoso si è ritratto con un selfie seduto sul bordo di un balcone. Al ritorno l'impresa è stata sanzionata in modo esemplare».

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