Cerno annuncia sostegno a Conte e finisce nella lista dei volenterosi

La scelta dell’ex senatore dem ora nel Misto. Rosato: «In questi casi   la colpa non è mai di uno solo». Fedriga: «Strategie irresponsabili» 
Tommaso Cerno
Tommaso Cerno

TRIESTE C’è un pezzo di Friuli Venezia Giulia tra i “volonterosi” evocati da Giuseppe Conte. Il senatore ex Pd Tommaso Cerno, ora nel Gruppo misto, è pronto infatti a votare la fiducia oggi, 19 gennaio, nella redde rationem al Senato.

Ad annunciarlo è stato ieri lo stesso giornalista friulano che siede a Palazzo Madama, il quale un anno fa veniva dato in procinto di passare dal Pd a Italia Viva ma alla fine optò appunto per il Gruppo misto. Cerno voterà dunque il «sì alla fiducia al governo Conte», come ha detto ieri, ricordando «di essere già stato l'ispiratore del Conte 2 e che il chiarimento politico richiesto anche da Renzi c'è stato».

«Mi aspetto che da questo governo ora arrivino questi elementi di novità», ha aggiunto Cerno, augurandosi che il possibile nuovo gruppo apra alle istanze del centro democratico: «Altrimenti non lo voterei più».

E mentre ieri, in mattinata, prima del dibattito alla Camera, Ettore Rosato da presidente di Iv ricordava a Conte che «quando c'è una crisi la colpa non è mai di uno», imputando al premier di non aver mai provato realmente a mediare fino in fondo con Renzi e i suoi, dal governatore leghista del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga sono arrivate parole secche, di bocciatura verso Conte e il suo tentativo di restare in sella, e di reclamo verso una chiamata immediata alle urne.

«Mi auguro che se il presidente del Consiglio non avrà la maggioranza assoluta in un ramo del Parlamento, vada dal Presidente della Repubblica e rassegni le dimissioni», ha spiegato alla trasmissione “Tagata” su La7.

«In un momento come questo, quello di tenere in piedi un governo con la minoranza sarebbe un atteggiamento irresponsabile, che non possiamo permetterci», ha aggiunto il presidente della Regione: «In un momento di piena pandemia è una cosa inaccettabile. Un governo di minoranza composto di alcuni trasformisti che passano da un partito all’altro è ancora più irresponsabile», ha insistito Fedriga.—
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo