Cerca di rubare dei bancali da una villa e minaccia il titolare, ronchese arrestato per tentata rapina

In carcere per aver cercato di prelevare delle componenti in legno da una villa brandendo una trave contro il titolare della casa
Bonaventura Monfalcone-23.01.2021 Via dell'Aeroporto-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-23.01.2021 Via dell'Aeroporto-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura

RONCHI Alle 8 del mattino, con i proprietari della villetta di via dell’Aeroporto ancora in casa, si è introdotto di soppiatto nella pertinenza del cortile e ha iniziato ad armeggiare con dei bancali in legno nel maldestro tentativo di impossessarsene, ma i rumori provocati hanno destato attenzione, così è stato scoperto e poi arrestato dagli agenti del commissariato di Monfalcone. Tra l’allarme alla centrale di via Foscolo e le manette, però, è pure scaturita una violenta colluttazione con i poliziotti che ha richiesto l’intervento sul posto di una seconda pattuglia a sirene spiegate.

Infatti pochi istanti prima l’uomo, Cristiano Zorzin, poco meno di cinquant’anni, ronchese senza fissa dimora, noto alle forze dell’ordine, aveva minacciato brandendo un bastone – nello specifico un pezzo di trave in legno – lo stesso titolare della villa che gli aveva intimato di andarsene da casa sua. Ad aggravare il quadro, da una successiva perquisizione sono spuntati fuori due coltelli, uno a serramanico trovato addosso all’uomo, l’altro, di modello analogo, in una tenda installata fuori dallo stadio comunale della cittadina, utilizzata da Zorzin per dormire. Tutti questi elementi, uno in fila all’altro, hanno determinato per il ronchese l’arresto. E mercoledì il gip del Tribunale di Gorizia Flavia Mangiante ha convalidato la misura a carico del cinquantenne, disponendo la custodia cautelare in carcere e contestandogli le ipotesi di reato di tentata rapina, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, nonché il porto senza giustificato motivo dei coltelli sequestrati. Il giudice, secondo quanto reso noto ieri dalla Questura di Gorizia, ha altresì disposto la sospensione dell’erogazione del reddito di cittadinanza di cui il ronchese beneficiava.

La vicenda di via dell’Aeroporto risale a qualche giorno fa, il 15 gennaio, quando più segnalazioni (dal proprietario della villetta e dai suoi vicini, allarmati dal trambusto) hanno raggiunto il numero unico di emergenza 112: in un’abitazione a Ronchi c’era un estraneo nel cortile. Ad accorgersene gli stessi residenti, che gettando un occhio all’esterno avevano scoperto, non senza sgomento, l’uomo penetrato in giardino per prelevare alcuni bancali in legno lì stoccati. Li stava appunto gettando sulla strada, oltre la recinzione, quando il proprietario della villetta lo ha affrontato, intimandogli di sparire.

Per tutta risposta, stando al resoconto fornito dal commissariato, Zorzin si era rivoltato contro il titolare esibendo un bastone, presumibilmente un pezzo di pallet. Intravedendo un pericolo, il proprietario era tuttavia riuscito, sempre secondo la versione della Polizia, a disarmare l’estraneo, allontanando la trave di legno. Sicché, vedendo la mal parata il cinquantenne aveva dovuto battere in ritirata.

Nello scavalcare il recinto, cadendo sul marciapiede, si era però trovato di fronte due agenti della polizia. Sicché era scaturita una «violenta colluttazione» e, con il supporto di una seconda volante, Zorzin era stato immobilizzato e tratto in arresto. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Andrea Maltomini, hanno accertato che «il malvivente, in possesso di un coltello a serramanico, si era da poco introdotto nelle pertinenze dell’abitazione per impossessarsi di alcuni bancali di legno».

Il cinquantenne, senza fissa dimora, da alcuni giorni dormiva in una tenda posta nel parcheggio dello stadio comunale di Ronchi: all’interno dell’“alloggio” di fortuna sono stati rinvenuti, «oltre al secondo coltello a serramanico, di una ventina di centimetri circa (compreso il manico), anche alcuni oggetti rubati a Ronchi dei Legionari nei giorni scorsi».

Risultano in corso ulteriori accertamenti per stabilire se il materiale recuperato e posto sotto sequestro, tra cui alcuni indumenti, possa essere riconducibile ad altri reati consumati nelle scorse settimane nella zona. –

© RIPRODUZIONE RISERVATA


 

Argomenti:arrestorapina

Riproduzione riservata © Il Piccolo