Centrodestra più spaccato: «Presi a schiaffi»
Prove tecniche di una nuova maggioranza. Così numerosi esponenti dell'opposizione di centrodestra, per la precisione quelli di Forza Italia, Pdl, Impegno civico e lista Cannataro, assieme a Claudio Giacomelli e Carlo Grilli, del gruppo misto ma rappresentanti rispettivamente di Fratelli d'Italia e Udc, hanno definito ieri la situazione che si e' creata l'altra notte in consiglio comunale, nel corso della discussione sulla sdemanializzazione del Porto Vecchio. «Abbiamo visto uno spettacolo esagerato - ha commentato Everest Beroli, capogruppo di Forza Italia - con Un'altra Trieste e Roberto Antonione che hanno fatto blocco con il centrosinistra pur di far morire qualsiasi nostra proposta sul tema, rifiutando ogni dialogo. Sono arrivati al colmo - ha aggiunto - di bocciare una nostra mozione, che chiedeva l'istituzione di una commissione tecnica per gestire il processo di sdemanializzazione, per poi approvarne un'altra, con formula pressoché identica, solo perché presentata da Un'Altra Triesta. A nulla e' servito ricordare nel corso della seduta - ha concluso - che siamo sempre stati favorevoli alla sdemanializzazione fino dai tempi della variante Barduzzi».
«Trattati a schiaffi - ha sottolineato Piero Camber (Fi) - nonostante fossimo inizialmente ben disposti, a un certo punto abbiamo deciso di non partecipare al voto. Non e' possibile - ha precisato - che sia stata bocciata una nostra mozione firmata da Giorgi, Michele Lobianco di Impegno civico e Giacomelli, oltre che da me, nella quale si chiedeva semplicemente di individuare con gara internazionale il soggetto che controllerà il processo, di non prevedere residenzialità' nell'area, se non quella di servizio, e di tenere conto degli indirizzi inseriti nella variante al Piano regolatore già approvati dal consiglio comunale nel 2007». Lorenzo Giorgi (Pdl) ha insistito sul tema spiegando che «Le destinazioni d'uso del Porto vecchio il centrodestra le ha sempre condivise, semplicemente tutto ciò che proponiamo noi è bocciato e così si scopre che dietro la facciata ci sono altri progetti». Paolo Rovis (Pdl-Ncd) ha detto che «Il punto di arrivo può e deve essere soltanto uno, quello di vedere insediate in Porto Vecchio attività economiche in grado di generare reddito e quindi nuovi posti di lavoro per i triestini. Serve in sostanza - ha concluso - occupazione vera, produttiva, stabile».
Ugo Salvini
Riproduzione riservata © Il Piccolo