Centrodestra nel caos, il giallo del tweet di Riccardi

 «Se serve io ci sono. #regionali2018». Si legge nel post cancellato (e smentito) subito dopo. La telenovela continua proprio nella giornata dell'arrivo in Friuli Venezia Giulia di Matteo Salvini

TRIESTE La telenovela del centrodestra si arricchisce di un nuovo giallo. La mattina si apre infatti con un breve tweet di Riccardo Riccardi, pubblicato alle 9.33: «Se serve io ci sono. #regionali2018». Nella giornata che segnerà l’arrivo in Friuli Venezia Giulia di Matteo Salvini e la probabile chiusura di una querelle che dura ormai da settimane. Il tweet viene cancellato poco dopo, ma la sortita sembra confermare le indiscrezioni che vorrebbero Forza Italia all’opera per tentare di sostituire Renzo Tondo con l’esponente berlusconiani, cui era stato tuttavia imposto il veto da Massimiliano Fedriga.

Sentito dal Piccolo, Riccardi smentisce di essere autore del tweet: «Né io né i miei collaboratori abbiamo scritto niente del genere. Sto andando alla polizia postale a sporgere denuncia. Non mi metto certo in mezzo alla definizione trovata, che ha il nome di Renzo Tondo, cui ho appena fatto una telefonata. È chiaro che ci sono per dare sostegno alla coalizione alle regionali, sicuramente non voterò per i grillini: ci sono perché nelle famiglie si sta anche quando ci sono cose che non vanno, ma questo balletto deve finire».

Nel frattempo restano agitate le acque nel centrodestra, dopo la nomina di Tondo. La giornata di oggi segnerà ad ogni modo la fine della telenovela sulla scelta del candidato, perché la visita di Matteo Salvini a Udine sarà il momento della verità sulle decisioni assunte a Roma dai leader nazionali. Il segretario del Carroccio sarà alle 19 al Palamostre, per il tour di ringraziamento agli elettori dopo l’exploit del 4 marzo: sarà la prova del nove, che dirigenti e simpatizzanti leghisti sperano possa risolversi con un ribaltamento della situazione e l’incoronazione di Massimiliano Fedriga. Salvini ha ufficializzato il nome di Tondo, ma gli iscritti sperano di convincerlo a cambiare idea, in un incontro che si terrà nelle ore precedenti a Reana.

Fedriga ha evidenziato negli scorsi giorni che la propria disponibilità sarebbe stata bocciata da Berlusconi, ma non ha chiarito cosa dirà oggi Salvini né ha preso impegni a portare ancora avanti la propria candidatura. Max è prima di tutto uomo di partito e si allineerà lealmente alle decisioni del capo, che si tratti di Tondo o della rivoluzione. Da vedere quale sarà la reazione della base nell’evento di Udine, quando si capirà se ci saranno o meno contestazioni al leader nazionale.

E se la dirigenza della Lega in Fvg vedrebbe di buon occhio il ribaltone, lo stesso pensa una parte dell’establishment di Forza Italia, preoccupato per le posizioni espresse da Tondo nelle prime interviste, dove le critiche alla riforma sanitaria regionale sono state deboli, depotenziando uno dei cavalli di battaglia del centrodestra alle prossime regionali.

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