Centro tumori, visita privata fino a 3000 euro con la perizia

La chiedeva il direttore della struttura di via Pietà Giorgio Mustacchi (da poco in pensione) in regime intramoenia. Mille euro per una relazione di De Vanna
Di Gabriella Ziani

Tremila euro per una visita medica. Sia pure complessa. È la cifra più esorbitante che un medico abbia reso pubblica per una prestazione privata in “intramoenia”, cioé prenotata e realizzata all’interno del servizio sanitario pubblico, che poi incamera una quota della parcella e versa la parte restante nella busta paga del singolo professionista.

Questa è la sorpresa (ma come vedremo ormai appartiene alla storia anche se per la cronaca è ancora presente sul sito del servizio sanitario) che appare nella lista di attività professionale “intramoenia” che anche i medici dell’Azienda sanitaria esercitano in numerosi campi specialistici, dall’Alcologia (62 euro a visita, 40 a seduta di agopuntura), alla Dermatologia (85 euro a visita), a Psicologia (da 50 a 66 euro sedute di psicoterapia individuale, 160 un test di deterioramento intellettivo), con parcelle come si vede molto contenute, anche se poi le cifre in alcuni settori cambiano, e anche variano da medico a medico e a seconda delle discipline. Per esempio una visita privata al Centro oncologico prevede 120 euro, ma è proprio qui che svettano gli inediti 3000.

La superparcella è stata messa a registro da Giorgio Mustacchi, direttore del Centro sociale oncologico di via Pietà dell’Azienda sanitaria fino allo scorso ottobre, quando è andato in pensione, conservando la posizione di “eminente studioso” all’Università. Il notissimo medico, anche referente ufficiale di case farmaceutiche come esperto illustre (e a suo tempo impegnato in politica al fianco di Illy) aveva previsto ben cinque tipologie di visita, con relativo diverso prezzo. Da quella semplice, 150 euro, a quella di normale complessità (250), di media complessità (400), di alta complessità (800) fino al top della “eccezionale complessità” che toccava appunto il vertice di 3000 euro.

«Ma questa somma - dice Mustacchi - era fissata solo per perizie medico-legali, quando un parere veniva chiesto nel corso di cause giudiziarie per le quali era richiesta una relazione documentata. C’erano perizia da 500 o 700 euro, una da 3000 non mi sarà mai neanche capitata in tanti anni di lavoro. E comunque l’attività privata in Azienda sanitaria è estremamente contenuta, visitiamo tutti col servizio sanitario, io forse all’anno avrò fatto 10-20 visite a pagamento in tutto. Perché 3000 euro? Perché se la realizzazione della perizia mi avesse comportato anche viaggi e spostamenti...».

Un’altra cifra importante si trova nel campo della Psichiatria, dove una “relazione medica di alta complessità” è valutata 1000 euro dallo psichiatra Maurizio De Vanna, mentre il suo collega Livio Rosario Forturello si ferma a 600 e Roberto Mezzina, nel frattempo diventato direttore “facente funzioni” del Dipartimento di salute mentale dopo il pensionamento di Giuseppe Dell’Acqua, si ferma a 500 euro. I “colloqui psichiatrici” vanno invece, a seconda del professionista, da 80 a 150 euro.

La Cardiologia (al Centro cardiologico) prevede privatamente una visita a 100 euro, ma di 200 con ecocardiografia, e di 300 se l’esame avviene sotto sforzo (soli 25 euro per l’esame “a riposo”). Particolarmente moderato il listino di Medicina del lavoro, visite ed esami non superano i 30 euro, 84 se seguite da relazione tecnica.

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