Centro storico, 120 edifici destinati a posteggi
Il consigliere dei Verdi Alfredo Racovelli - ha diffuso i contenuti del «Piano regolatore particolareggiato comunale di iniziativa pubblica del centro storico». Il progetto propone di trasformare in parcheggio ben 120 edifici del centro, pari all’8% di tutto l’edificato
Secretazione di piani urbanistici addio, capitolo secondo. Il consigliere dei Verdi Alfredo Racovelli che mesi fa ha diffuso i contenuti del Piano regolatore ieri ha fatto la stessa cosa con l’appena ricevuto «Piano regolatore particolareggiato comunale di iniziativa pubblica del centro storico».
È una forma di contestazione ai «segreti» comunali, ma anche, in questo momento politicamente teso e poco chiaro dalle parti di piazza Unità, un gesto «contro decisioni assunte senza condivisione della città, che diventano mezzi di contrattazione, molto interni a una politica che vuol tutto succhiare come un vampiro» accusa Racovelli, prossimo presidente della Commissione trasparenza. Racovelli depreca le liti innescate da Udc e Lega che assieme alla situazione di risicata maggioranza «rischiano - dice - di trasformare anche i documenti urbanistici in interesse di parte».
Detto ciò, ecco il fascicolo, firmato «fino al 2006» da un coordinatore dei progettisti, l’architetto Marina Cassin, e «dal 2007» dall’architetto Ave Furlan dirigente del Comune e già responsabile tecnico del Piano regolatore. Si vede la lunga gestazione del documento, che infatti suggerisce «due nuovi contenitori culturali» in centro città, uno dei quali è la già attiva (più o meno) ex Pescheria. Il lavoro è pregevole, agli occhi del consigliere d’opposizione ma anche a quelli del lettore interessato, per il gran lavoro di minuziosa analisi di tutta l’area dei borghi antichi, della parte medioevale, della città «murata». All’interno del perimento del Centro storico (che resta vincolato alle norme del «piano colore» e a ben precise tipologie di serramenti e tetti) sono stati censiti e schedati 1600 edifici «producendo - afferma il testo - un atlante di valore documentale e scientifico di particolare significato».
Esaminando i valori storici, paesaggistici e di verde urbano, il Piano indica soprattutto la necessità di parcheggi e riprende alcune già calpestate ipotesi: propone di trasformare in parcheggio ben 120 edifici del centro, pari all’8% di tutto l’edificato. Ovviamente non toccando quelli classificati come di intoccabile pregio. Il fabbisogno di posti macchina è calcolato in 10 mila, esclusi i parcheggi di strada. Viene consentito inoltre di trasformare in autorimessa i fori su strada, pur con qualche criterio. Per il consigliere dei Verdi si tratta di una trasformazione del centro in «case per ricchi e deposito di automobili». I progettisti notano però che pur cambiando nel tempo il cuore della città non ha patito fenomeni di spopolamento ed è tuttora vivo e vegeto, anche per attività.
Tra le quali si suggerisce di incrementare attività economiche e sociali, alberghi a poche stelle, attività turistiche, accessibilità, intervenendo sulle «zone marginalizzate» (tra cui l’area di Campo Marzio). Altra novità è nella parte medioevale. Su Crosada si propone la costruzione di edifici nuovi, in parte di ripristino di case crollate prima o durante la riqualificazione Urban. Suggerito altresì il vincolo non solo per il Canal Grande, ma anche per le vie e case che lo costeggiano. Più genericamente il Comune è invitato a curare lo «spazio pubblico» e a ripristinare alcune visuali che costituiscono la bellezza specifica dell’area.
Come dovrebbe agire il Comune? Col piano triennale delle opere, quello 2009-2011, già approvato il 18 febbraio 2009. La cifra totale della lista degli interventi (quasi tutti già noti, ma non sono citati i 120 palazzi da rendere parcheggio) ammonta a circa 41 milioni di euro. Il costo più alto è per palazzo Biserini (biblioteca civica), 9 milioni, il più basso per il consolidamento dei piloni di piazza Unità, 60 mila euro.
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