Centro congressi a Trieste, la missione di Marchesi «Il rispetto dell’equilibrio finanziario»
La strategia di Tcc tracciata dal nuovo leader della compagine succeduto a Bravar
Paolo Marchesi, il nuovo leader della compagine Tcc incaricata di realizzare il centro congressi in Porto vecchio, ha messo subito in azione la tenace tempra orobica. Prima riunione del consiglio immediatamente a seguire l’assemblea di venerdì scorso, poi nel primo pomeriggio di ieri un primo scambio di opinioni con Enrico Conte, direttore dei Lavori pubblici comunali. Passaggio indispensabile: il Comune rappresenta, con un investimento di 5 milioni, il 42% del project financing a iniziativa privata, su cui s’impernia la costruzione del compendio congressuale-espositivo.
Estrarre le parole a Marchesi è più difficile che estrargli un molare. E nessuna parola esce per caso dal consumato professionista dei bilanci. Infatti la sua missione triennale è chiara: prima di tutto che i conti tornino. «Guardi i componenti del nuovo consiglio - precisa - ne è evidente il profilo consulenziale. Gente che viene dalle aziende e dagli studi professionali». Per fare capire che, appena possibile, sarà necessario individuare un esperto del settore.
Focus in autunno. Il cronoprogramma di Marchesi si basa su un prudente day-by-day, che prevede la realizzazione di Esof e di TriesteEspresso, eppoi l’ultimazione dei lavori «sulla base dell’equilibrio finanziario». È la ragione per la quale hanno insistito perchè accettasse l’incarico e lui ha ben specificato che, qualora si evidenziassero problemi in merito alla tenuta di questo equilibrio, si dedicherà alle passioni di sempre, a cominciare dalla montagna.
Paolo Marchesi
Non vuole parlare troppo perchè è arrivato lì 5 giorni fa e si riserva un’attenta analisi della gestione ereditata. Ma un aspetto è balzato all’occhio dell’esperto: ci sono 7,5 milioni di finanziamenti bancari a lungo termine erogati da Bpm, Bcc Staranzano-Villesse, Frie, Civibank, Monte dei Paschi, Unicredit, Intesa San Paolo, Cassa rurale Fvg. «Sono quattrini che andranno restituiti», dice Marchesi facendo intendere che oltre a spendere bisogna incassare. E capire che attività si vogliono fare in un momento in cui gli eventi pubblici hanno la fama di essere propagatori di Coronavirus.
A cascata, estrema prudenza anche sul capitolo Generali. L’ufficiosità delle notizie sussurra che la presenza di Marchesi sia stata richiesta dalle Generali e dalla Illy, i maggiori azionisti di Tcc insieme alla TriesteValley dell’ex leader Diego Bravar. Con il Leone è in ballo un prestito di 3 milioni, finora congelato. Un prestito che dovrebbe essere indirizzato all’allestimento dei Magazzini 27-28-28bis, perchè Esof si accontenterà di una struttura da arredare ma non potrà essere sempre così. Marchesi non abbassa la guardia: anche i 3 milioni dell’eventuale prestito Generali andranno restituiti... —
Magr.
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