Centro chiuso per smog: né cartelli né transenne
Un uomo in abiti da lavoro che era al volante di una Volkswagen Polo dell’anno 2000 e una ragazza che guidava una Peugeot 106: sono stati le prime due sfortunate “vittime” pescate e multate dalla polizia locale e in particolare dalla pattuglia appostata in largo Riborgo per aver imboccato il corso Italia nonostante l’ordinanza antismog. Alla fine i controlli saranno 77 e 16 le multe appioppate. Un altro sabato di centro chiuso, ieri, che si è riempito di un discreto numero di acquirenti solo nella seconda parte del pomeriggio. Ma se qualche settimana fa in occasione delle prove prenatalizie del Piano del traffico era stata carente l’informazione (in un caso i divieti avevano dovuto essere tolti perché il traffico era andato completamente in tilt), stavolta i triestini si sono trovati di fronte a una segnalazione dissuasiva pressoché assente se si escludono i pannelli luminosi in viale Miramare, all’altezza dell’università e in via Flavia. Nessuna transenna, come invece succedeva anni fa, ma nemmeno nessun posto di blocco con i vigili e neppure qualche tabella.
Dalle Rive, ad esempio, risultavano totalmente accessibili anche gli incroci strategici di via Canalpiccolo e di via del Mercato vecchio e chi li imboccava a bordo o in sella a mezzi proibiti rischiava di finire direttamente in pasto ai vigili piazzati non ai bordi, ma nel cuore della città proibita. «Ci sono cinque pattuglie della polizia locale dislocate in centro e dedicate esclusivamente a questo servizio, ma non è prevista la localizzazione di alcuna transenna», ha specificato il vicesindaco Fabiana Martini che ha aggiunto: «Il Piano viene applicato in funzione antinquinamento preventiva in base alle previsioni dell’Arpa e in questo senso oltre a limitare le emissioni di polvere sottili si pone anche l’obiettivo di instillare nei cittadini una nuova mentalità che li porti a privilegiare il mezzo pubblico e indirettamente dunque a favorire l’applicazione del nuovo Piano del traffico».
Le deroghe, come si evince sulla delibera comunale reperibile anche sul sito web Rete civica Trieste, sono molte e hanno il permesso di circolare anche le macchine immatricolate Euro 3 che hanno già una certa età. Il divieto torna in vigore anche oggi e domani pomeriggio, tra le 15 e le 20 e conviene fare attenzione perché le multe non sono proprie irrisorie: 163 euro che vengono scontati a 114,10 se si paga entro cinque giorni. «I controlli non sono certo asfissianti perché l’intento del Comune non è certo quello di far cassa», specifica il vicesindaco. Rabbia ancora maggiore dunque per i pochi che sono stati sanzionati. In serata comunque l’amministrazione ha reso noti i numeri definitivi:
Sulla chiusura è intervenuto il coordinatore di FareAmbiente Giorgio Cecco sostenendo che è necessario che «si acceleri l’avvio del nuovo Piano del traffico perché le chiusure del centro cittadino sono solo azioni per tamponare una situazione normativa e non servono a proteggere la salute dei cittadini».
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