Centri civici, la rivoluzione slitta di 5 mesi

Fondi appena sbloccati: i lavori al piano terra dell’ex Carli, primo passo per il riassetto, non inizieranno prima di agosto
Di Matteo Unterweger
Silvano Trieste 20/08/2012 Via del Teatro Romano, Istituto Carli
Silvano Trieste 20/08/2012 Via del Teatro Romano, Istituto Carli

La “rivoluzione” dei centri civici deve attendere. Slitta in avanti, di almeno cinque mesi. Ennesimo riflesso dei vincoli del patto di stabilità che, però, su tempistiche e pianificazioni di interventi pubblici genera da parecchio ormai una continua instabilità nelle previsioni. Ciò accade anche per la riorganizzazione dei centri civici decisa dall’amministrazione Cosolini e resa nota nel gennaio scorso dal vicesindaco e assessore con delega al Decentramento, Fabiana Martini. Poco più di due mesi dopo, la road map viene forzatamente aggiornata. Per l’effetto a catena innescato dal ritardo sull’avvio dell’intervento al pianterreno dell’ex Carli in via del Teatro romano. «Siamo finalmente riusciti a sbloccare i fondi (300mila euro, ndr) - fa il punto Martini - e ora è in fase di ultimazione la progettazione esecutiva. Cui seguirà la gara per l’affidamento dei lavori. Che contiamo a questo punto di far partire in agosto. Considerato che il cantiere avrà durata di quattro mesi - puntualizza il vicesindaco -, si concluderanno in novembre». L’obiettivo inizialmente fissato era quello di dare il via ai lavori all’ex Carli (che includono anche il completamento del rifacimento delle facciate dell’edificio) entro l’inizio della primavera. Che, nel frattempo, è incominciata da una settimana mentre il Comune sui centri civici ha dovuto nel contempo rallentare. Riaggiornando date e scadenze.

Da questa frenatona, discende che la chiusura temporanea (90 giorni) per riqualificazione del polo di via Giotto - il più frequentato e utilizzato dai cittadini - non potrà avvenire prima di novembre-dicembre. E comunque seguirà all’apertura del centro in via del Teatro romano, così da avere sempre un importante punto di riferimento nel cuore cittadino a disposizione dell’utenza. In ogni caso, matematicamente, il restyling da 130mila euro degli spazi di via Giotto non potrà essere ultimato per la fine dell’anno: rinvio al 2015. Altra previsione rivista e corretta. Il prossimo anno, sulla carta, dovrebbe registrare pure la predisposizione (adattamento per cui è prospettata una spesa pari a 240mila euro) della nuova sede in zona Valmaura, nella palazzina di via dei Macelli di proprietà comunale, che andrà di fatto a rimpiazzare quella di via Paisiello. Il programma complessivo della giunta Cosolini sulla riorganizzazione dell’assetto dei centri civici prevede tre strutture centrali polifunzionali - all’ex Carli, in via Locchi (dove l’attuale centro verrà potenziato con uno sportello in più) e in via Giotto - più due periferiche, la prima articolata fra gli uffici di Opicina e di Prosecco, e la seconda appunto a Valmaura. Chiuderanno, invece, le sedi di San Giacomo - Barriera Vecchia (via delle Lodole 6), di Roiano - Gretta - Barcola (largo Roiano 3/3) e in via definitiva quella di via Paisiello 5/4, al servizio di Valmaura - Borgo San Sergio. La “rivoluzione” dei centri civici dovrebbe contare - nelle intenzioni del Comune - anche su un ampliamento dell’offerta oraria. «Di questo se ne parlerà nella seconda parte dell’anno - osserva infine il vicesindaco Fabiana Martini -, dopo che sarà stata verificata la copertura di bilancio».

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