Centri civici, è rivoluzione In città restano solo tre

Riorganizzati gli uffici per renderli più snelli e rapidi. Uno aprirà all’ex Carli in via del Teatro Romano. Gli altri due, potenziati, in via Locchi e in via Giotto
Di Matteo Unterweger
Lasorte Trieste 15/01/14 - Via Locchi, Centro Civico
Lasorte Trieste 15/01/14 - Via Locchi, Centro Civico

Tre strutture “centrali” polifunzionali: al pianterreno dell’edificio ex Carli di via del Teatro romano, in via Giotto e in via Locchi (dove sarà attivato uno sportello in più rispetto alla situazione attuale). Più due periferiche: una sull’Altipiano - con la conferma dell’apertura articolata in giornate diverse fra gli uffici di Opicina (lunedì, martedì, giovedì e venerdì) e quelli di Prosecco (mercoledì) come accade già - e una nella zona di Valmaura da realizzare in una palazzina di proprietà comunale. È il piano di riassetto dei centri civici elaborato dall’amministrazione Cosolini. Programma che richiede dei lavori di adeguamento (sicurezza e abbattimento di barriere architettoniche) in alcuni dei punti scelti: il Comune vuole completare entro la fine dell’anno in corso gli interventi all’ex Carli e in via Giotto, con costi rispettivamente di 300mila e 330mila euro, fondi questi già disponibili, mentre le opere di predisposizione della nuova sede a Valmaura nei pressi dello stadio Rocco - con spesa di 240mila euro - potrebbero essere ultimate nel 2015.

Il nuovo assetto andrà a modificare la situazione in essere, con la chiusura dunque dei centri civici di San Giacomo - Barriera Vecchia (via delle Lodole 6), di Roiano - Gretta - Barcola (largo Roiano 3/3) e, definitivamente, di Valmaura - Borgo San Sergio (via Paisiello 5/4, già chiuso da mesi ormai per problemi di accessibilità). Rimarranno quindi attivi quelli di via Locchi, con il citato potenziamento, di via Giotto, che sarà risistemato, e il tandem Opicina-Prosecco. Cui si aggiungeranno ex Carli e Valmaura. I lavori in via del Teatro romano dureranno quattro mesi, con avvio prima della primavera: una volta conclusi, partirà l’operazione in via Giotto, per la cui ultimazione serviranno 90 giorni. A completamento della revisione complessiva l’amministrazione comunale ha allo studio delle modifiche d’orario «per venire incontro - spiega il vicesindaco Fabiana Martini, titolare anche della delega al Decentramento in giunta - ai cittadini che lavorano, in modo che non siano obbligati a prendere ferie o permessi per recarsi al centro civico. Stiamo valutando la copertura di una fascia oraria pomeridiana pure dalle 16 alle 19 o dalle 17 alle 20. E - aggiunge - pensando anche a un’eventuale apertura al sabato mattina, cosa comunque da testare. Tutto questo, in ogni caso, dovrà passare in primo luogo attraverso un percorso sindacale e poi da una verifica sulla presenza dell’assistenza informatica, che oggi al sabato non c’è».

Gli obiettivi del piano generale si declinano sì in una logica di risparmio a lunga gittata, con il venir meno ad esempio dell’affitto che al momento il Comune paga per la sede di Roiano e inoltre con la possibile messa a reddito del centro di via Paisiello destinato alla chiusura definitiva, ma anche in una ricerca di una sempre maggiore «qualità del servizio. Con un minor numero di sedi ma garantendo più possibilità tramite orari differenti» e l’introduzione di tecnologie «quali l’elimina-code su smartphone, servizio che a breve presenteremo», riepiloga Martini. «L’uso del centro civico - riflette ancora il vicesindaco - non è quotidiano e ricordo inoltre come sia attivo un servizio a domicilio per ricevere i certificati a casa, rivolto in particolare alle persone anziane. Per molti documenti, infine, si può provvedere on line. Dovremo incrementare la comunicazione in questo senso con campagne di sensibilizzazione». E a proposito di collegamento in rete e computer, il Comune sta rivedendo anche la distribuzione sul territorio dei Punti di accesso ai sistemi innovativi (Pasi), accessibili ai cittadini con la carta regionale dei servizi e che avevano trovato casa sin qui nelle circoscrizioni oltre che all’Urp del Municipio. «D’intesa con i presidenti dei consigli circoscrizionali - fa sapere Martini - abbiamo proposto alla Regione (che finanzia l’iniziativa Pasi, ndr) di spostarli in punti di maggiore passaggio: dentro i centri commerciali Torri d’Europa e Il Giulia, alla piscina comunale di Altura, nella sede dell’associazione Tabor a Opicina e nel complesso Ater di piazzale De Gasperi-via Cumano». A questi si sommerà la conferma della postazione all’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune in via della Procureria 2A.

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