Centrali a biomasse, avanti tutta a Gorizia

«Le realizzeremo entrambe, seppur con una diversa tempistica. Prima, nascerà quella nella zona industriale di Sant’Andrea, successivamente l’altra in via Trieste lungo la ferrovia. Abbiamo dato vita a un positivo percorso partecipato con l’associazione Skultura che ci ha permesso di dimostrare che non ci sono rischi nè pericoli per la popolazione».
Enrico Roitz della Rail services srl è soddisfatto. Perché, a sua detta, anche il benchè minimo dubbio sulla sua iniziativa imprenditoriale è stato fugato. «Nell’ambito del progetto industriale “3 Shades of Green”, la Rail Services di Gorizia ha presentato, alcuni mesi orsono, la documentazione relativa alla realizzazione di due impianti di cogenerazione (produzione di calore ed energia elettrica) da biomassa legnosa solida per il tramite della Enerance srl che ne sta curando i complessi percorsi autorizzativi - spiega Roitz in una nota -. La Rail ha preso atto con sincero dispiacere e viva costernazione della preoccupazione e dell’allarme destato tra le comunità dei residenti in ordine a supposte problematiche ambientali e di salute pubblica afferenti il progetto».
Pertanto, la società goriziana ha incaricato la Enerance srl di «promuovere un confronto con i rappresentanti della comunità attraverso l’associazione Skultura (che ha raccolto l’eredità del vecchio Consiglio circoscrizionale, ndr) al fine di consentire - spiega ancora l’imprenditore - la corretta e completa informazione a tutti i cittadini, anche attraverso un percorso condiviso di verifica ed analisi complementare a quanto già previsto dalle norme: ciò per garantire ai residenti la dovuta serenità». Durante il confronto è stata anche condivisa l’opportunità di effettuare un ulteriore rilievo sui dati ambientali, più ristretto e circoscritto alle aree sensibili individuate dai residenti, concordandone assieme le modalità di esecuzione.
«La Rail Services - aggiunge Roitz - ha, quindi, commissionato una campagna di monitoraggio mirata, facendo posizionare una centralina mobile di rilevamento ambientale nel quartiere di Sant’Andrea, in via Trivigiano. È stata contestualmente prodotta dalla Enerance la documentazione che certifica il livello basso emissivo degli impianti che dispongono di una tecnologia che li rende posizionabili persino nei centri abitati, come avviene in particolar modo nel Nord Europa, avendo un impatto di emissioni circa dieci volte inferiore ai limiti di legge». Ebbene: la campagna di rilievi, eseguita dalla Multiproject srl di Gorizia, «ha evidenziato - aggiunge l’imprenditore - una situazione di qualità dell’aria ante operam assolutamente ottima. Ma la cosa più importante è che lo studio Enerance ha ripetuto le simulazioni di ricaduta, già effettuate ai fini autorizzativi, utilizzando i dati meteoclimatici orari specifici rilevati nel sito. I risultati ottenuti hanno dimostrato che l’impatto dato dalle emissioni degli impianti è risultato praticamente irrilevante sulla qualità dell’aria esistente. Si è condiviso che proprio la peculiarità del sito di proprietà, dotato di raccordi e linee rotabili proprie, va ad eliminare ogni impatto ambientale collaterale legato al traffico di mezzi pesanti, per l’approvvigionamento del legno».
Enrico Roitz della Rail services srl conclude con una certa soddisfazione che «l’impatto ambientale complessivo, fra diretto e collaterale, non risulterà paragonabile a nessuna pari struttura in Europa. La Rail si è resa disponibile a soddisfare le richieste dell’associazione Skultura nel pubblicizzare i dati di emissione attraverso un display, così come, ad opere realizzate, ad installare nel quartiere di Sant’Andrea una centralina fissa di monitoraggio continuo della qualità dell’aria».
Peraltro, lo studio mirato di ricaduta (una trentina di pagine di analisi, grafici, approfondimenti) è stato consegnato all’associazione Skultura.
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