Centrale A2A, via al tavolo «carbon free»
MONFALCONE È il primo passo ufficiale, con il quale è stato sancito l’avvio del percorso volto al graduale processo di “decarbonizzazione” della centrale termoelettrica di Monfalcone. Si tratta dell’apertura del Tavolo che ieri ha riunito i rappresentanti della Regione, della Provincia, del Comune e l’azienda A2A. Un Tavolo rientrante nell’ambito del superamento dell’attuale produzione, nel solco dell’approvazione del Piano energetico regionale. All’incontro hanno partecipato l’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito, il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, il sindaco di Monfalcone, Silvia Altran, mentre per A2A erano presenti il direttore del reparto Ingegneria, Giuseppe Monteforte, e il responsabile per i Rapporti istituzionali locali, Roberto Corona. Il Tavolo sarà integrato con la partecipazione delle Organizzazioni sindacali, quando saranno affrontati i temi occupazionali.
L’assessore Vito ha parlato di una «svolta fondamentale della vicenda sul futuro dell’impianto termoelettrico, verso scenari green e sostenibili. Dobbiamo questo primo importantissimo risultato - ha aggiunto - alla fermezza nella posizione di Regione, Provincia e Comune e all’approvazione del Piano energetico regionale». Gli elementi di base sono rappresentati sostanzialmente da due aspetti: l’istituzionalizzazione di questo percorso condiviso con A2A, che ha «riconosciuto - è stato osservato - le istanze del territorio e della comunità» nel solco di un cambio di direzione concreto, e la garanzia, espressamente confermata dalla stessa azienda, del mantenimento dell’attuale situazione occupazionale. In questo processo le istituzioni pubbliche coprono un ruolo fondamentale, poichè durante il percorso avviato ieri fungeranno da interlocutore principale per la definizione di tempi e contenuti. Perchè i progetti improntati al superamento del carbone e le tempistiche saranno proprio materia di confronto del Tavolo.
L’azienda ha parlato di «svolta sostenibile» nelle politiche dell’impianto termoelettrico. Nel riassetto del Gruppo la centrale di Monfalcone è entrata a far parte di una nuova società, Energie Future, partecipata al 100% da A2A. Negli impegni generali del Gruppo si fa riferimento a una «politica di sostenibilità al 2030» e a un «piano di sostenibilità 2016-2020». In altre parole, obiettivi di lungo periodo e risultati concreti nel medio periodo. In questo approccio rientra una specifica programmazione dedicata agli impianti di proprietà attualmente funzionanti a carbone, compreso quindi quello cittadino. Il processo di riconversione industriale del sito cittadino prevede la creazione di un polo energetico integrato. Energie rinnovabili attraverso l’impiego di tecnologie all’avanguardia. Il processo, è stato spiegato ieri, non inciderà sulla forza lavoro: i progetti dovranno essere orientati e cadenzati anche a garanzia degli attuali livelli occupazionali.
«È iniziato un processo che prevede la graduale decarbonizzazione della centrale di Monfalcone - hanno affermato i responsabili di A2A –, in linea con le previsioni del Piano energetico regionale e con la politica di sostenibilità del Gruppo». I responsabili di A2A hanno precisato che «Energie Future è tutt’altro che una bad company, ma è una società che vuole investire sulla green economy a Monfalcone, nell’ambito di un processo di decarbonizzazione». Il sindaco Silvia Altran ieri, a margine dell’incontro, ha osservato: «È stato attivato e individuato un percorso da parte della società che intende avviare produzioni alternative al carbone. Il cammino intrapreso rappresenta il riconoscimento della valenza dell’istanza della comunità di uscire dal carbone, in linea con il Piano energetico regionale. L’altro aspetto importante è il mantenimento dello stato occupazionale che l’azienda ha confermato».
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