Cento mamme in rivolta contro lo stop all’incarico della pediatra di fiducia
Hanno il timore di trovarsi senza il pediatra di riferimento dalla settimana prossima, in un momento, segnato dall’allarme Covid, in cui il bisogno di assistenza sanitaria è particolarmente sentito. Oltre 100 mamme hanno sottoscritto e inviato una lettera all’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina e alla Regione per chiedere cosa succederà alla pediatra Stefania Bassanese, diventata per loro un punto di riferimento negli ultimi due anni era diventata un punto di riferimento per loro.
Ecco la vicenda. Nel 2019 erano stati nominati attraverso dei decreti dell’allora AsuiTs alcuni pediatri in sostituzione dei colleghi andati in pensione. Come avviene con i medici di medicina generale erano stati poi pubblicati l’anno successivo, quindi nel 2020, i bandi per coprire i posti a tempo indeterminato che erano stati assegnati con riserva lo scorso 22 ottobre. «Abbiamo saputo di quella che avrebbe dovuto essere la nomina definitiva della Bassanese da una nota di Asugi – spiega Laura Badano, a nome delle oltre 100 mamme firmatarie della lettera e iscritte al gruppo Facebook “Supermamme di Trieste” – ed eravamo contente perché è diventata per noi un punto di riferimento. L’ultima volta che era andato in pensione un pediatra eravamo rimasti scoperti per più di un mese e sincerante in questo periodo storico non è pensabile viste tutte le criticità del Covid».
La doccia fredda il 2 di novembre quando una mamma ha intercettato un nuovo decreto di Asugi che, di fatto, cancellava la nomina di Bassanese, comunque fatta in via provvisoria come da prassi nei bandi. La pediatra segue all’incirca 880 pazienti, numeri in linea con quelli dei colleghi. Se non le dovesse essere rinnovato il contratto, le famiglie che ora si affidano a lei saranno costrette a cercare assistenza altrove. Ma i posti ancora liberi negli ambulatoti degli altri pediatri sono circa 760, quindi non abbastanza a garantire una copertura per tutti gli aventi diritto.
Le mamme, che precisano di non voler far alcuna battaglia politica ma di essere mosse solo dalla volontà di avere le cure giuste per i propri bambini, chiedono un chiarimento al vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi il quale, proprio in occasione del conferimento dell’incarico alla Bassanese, aveva parlato di come fosse importante «continuare ad assicurare cure e assistenza senza creare disagi alle famiglie con eventuali ammanchi».
Il caso è arrivato anche all’attenzione dei vertici Asugi. «D’intesa con il Comitato aziendale dei Pediatri di libera scelta - fa sapere l’Azienda - abbiamo concordato di convocare una riunione martedì 10 novembre per l’esame della situazione anche in riferimento alla prosecuzione dell’incarico della dottoressa Bassanese». Anche se non c’è l’ufficialità è verosimile che l’incarico alla pediatra venga quindi riconfermato seppur in via temporanea in attesa di risolvere alcune criticità sul bando per il tempo indeterminato. Di certo le famiglie attendono di conoscere la loro sorte. —
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