Cena in casa con gli amici? Sì ma occhio a distanze e igienizzazione delle mani. I NUOVI CHIARIMENTI SULL'ORDINANZA FVG

TRIESTE Gli amici, con mascherina, possono salire nella stessa auto, «fino al numero massimo di passeggeri consentiti». Ma ora possono pure cenare assieme nella casa di chi, tra loro, ha più voglia di ritornare a cucinare. Due giorni dopo l’ordinanza numero 16 firmata da Massimiliano Fedriga, l’ennesima di un periodo d’emergenza iniziato a fine febbraio con il primo caso di coronavirus sul territorio regionale, un testo in vigore dal 4 al 30 giugno, il sito della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ospita le nuove Faq, riassuntive di una situazione decisamente diversa dalle lunghe settimane del “lockdown” in cui le risposte alle domande dei cittadini esprimevano molti più divieti che non aperture.
Posso organizzare una cena con amici in casa? Sì, ora si può. È consentito infatti ricevere nella propria abitazione persone non congiunte a condizione che vengano rispettate le disposizioni previste per il contenimento del contagio, quali il distanziamento e l’igienizzazione delle mani, e che non si verifichino affollamenti in spazi circoscritti. Le mascherine, o comunque le protezioni di naso e bocca, dal fazzoletto al copricollo, restano obbligatorie solo nei luoghi al chiuso che prevedono una presenza pubblica. E dunque bar, ristoranti (almeno nel momento in cui non si consumano cibi e bevande), supermercati, mezzi pubblici e taxi (è però decaduto il limite massimo di due passeggeri per corsa). All’aperto ci si può invece muovere senza, sempre nel rispetto delle distanze di sicurezza (vale a dire il famoso metro tra una persona e l’altra).
Niente più mascherine, inoltre, per i conviventi, i bambini al di sotto dei sei anni, i disabili che non sopportino l’utilizzo continuativo dei dispositivi di protezione individuale. Né serve coprirsi naso e bocca quando si passeggia o si fa sport, quando si prende il sole o ci si tuffa in acqua (ma l’obbligo resta «per ogni ulteriore attività svolta in spiaggia»), anche se il cittadino dovrà per tutto giugno portarsi in tasca una protezione da indossare nelle situazioni di assembramento.
I guanti in negozio? Le Faq precisano che il loro utilizzo obbligatorio è limitato agli alimentari – compresi mercati e supermercati – nei quali il cliente maneggia direttamente la merce. I commercianti di prodotti non alimentari dovranno in ogni caso continuare a mettere a disposizione dei clienti o i guanti o soluzioni idroalcoliche per le mani. L’autocertificazione, come noto, non serve più. E ci può recare in tutte le regioni italiane, nell’attesa che riaprano anche i confini con Austria e Slovenia.
Per i futuri papà resta la possibilità di partecipare all’evento in sala parto, ma nel pieno rispetto di tutte le misure di sicurezza (distanze interpersonali, utilizzo di dispositivi di protezione individuale) e a condizione che non evidenzino sintomatologie sospette o siano entrati a contatto con persone risultate positive a Covid-19.
Più in generale si precisa che le attività elencate al punto 2 dell’ordinanza (dalla ristorazione ai servizi alla persona, dalle aree giochi agli spettacoli), possono essere svolte anche all’interno di sedi di associazioni sportive, circoli privati o simili, nel rispetto delle linee guide condivise in Conferenza delle Regioni. Tra queste rientrano anche i bar dei cinema, compresi quelli situati all’interno dei centri commerciali. —
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