Cementificio, previsti 100 camion al giorno

Verso una duplice delibera Torviscosa-rigassificatori. Moretton: tutta l’Aussa Corno bonificata
TRIESTE
I dibattito sulla costruzione del cementificio di Torviscosa irrompe in Aula. Ieri con tre audizioni in Quarta commissione presieduta da Uberto Fortuna Drossi, che lavorerà anche lunedì mattina. Poi il 23 maggio toccherà al Consiglio straordinario convocato dal presidente Tesini su richiesta della Cdl. E l’atmosfera da «scollamento» tra i commissari consiliari, almeno quelli presenti ieri, e la giunta regionale sulla questione Torviscosa è stata palpabibile. Solo un assaggio dunque di quanto potrà accadere il 23 in Consiglio. L’assessore all’ambiente ha difeso l’operato della giunta, confermando lo slittamento della libera (ma prima del Consiglio straordinario) alla prossima seduta dell’esecutivo, quasi certamente assieme a quella sui rigassificatori. Quindi si va avanti. «In questo momento la bozza di delibera è all'attenzione della segreteria generale dell'Avvocatura - ha detto Illy a margine del G8 -, che abitualmente approfondisce quelle più importanti. Quando avranno finito il loro lavoro la approveremo. Il problema non è la condivisione del progetto ma l’approccio alla politica. Se tutte le norme sono rispettate un’azienda ha diritto a costruire il suo impianto». «Una scelta quella di bypassare il Consiglio che non mi sorprende - commenta il Verde Metz -. Al di là della vicenda tecnica è evidente il deficit di democrazia e coinvolgimento di consiglieri e cittadini che caratterizza l’azione di Illy. Si rischia di far implodere il processo democratico».


LE RICHIESTE
Verdi, Rifondazione, Ds assieme a Forza Italia, Lega e Forza Italia hanno bombardato di domande i tecnici dell’Arpa e i responsabili dell’Ass n.5, quella della Bassa Friulana. I consiglieri contestano il parere favorevole dato dalla commissione della Via e indubbiamente le risposte dei tecnici in tema di inquinamento danno adito alle perplessità sollevate dai richiedenti. Sul problema del traffico, come ha spiegato Moretton, il traffico su strada previsto arriverà a regime a 178 camion (350 transiti) giornalieri, anche se l’obiettivo, oltre a quello di migliorare la viabilità è quello di utilizzare al meglio il canale Banduzzi dopo la bonifica e favorire il trasporto su rotaia. «La pianificazione è importante. Solo 100 tir - ha spiegato Moretton - andranno su strada smistati per il 50% verso Porpetto, gli altri verso Cervignano. I rimanenti saranno caricati via treno e via mare».


I NODI
«C'è un problema con gli ossidi di azoto, però, perché i punti di campionamento non rispondono alle caratteristiche, soprattutto geografiche, indicate dalle legge, e c'è un problema con le polveri sottili: nel 2010, infatti, la normativa comunitaria su questi inquinanti diverrà più severa di conseguenza è facile prevedere che se non si interverrà in qualche modo i valori di Pm 10 verranno superati» hanno spiegato i tecnici dell’Arpa. E allora, hanno chiesto Metz e Travanut, perché è stato dato nella seconda riunione del Via parere favorevole in assenza di dati certi di partenza, per l’assenza di mezzi adatti, sui quali costruire una proiezione futura? «La situazione è preoccupante - hanno sottolineato i responsabili dell’Ass n.5 -. Negli ultimi anni nell’area è stata già registrata una concentrazione di ossido di azoto e di Pm 10 superiore alla norma. Area perlatro già da tempo definita di mantenimento dal piano regionale». Ergo, hanno sottolineato i consiglieri intervenuti, le emissioni del cementificio e la viabilità non possono migliorare la situazione. Anzi.


LA CAVA
Come mai se la richiesta dell’azienda costruttrice è giunta alla Regione il 18 maggio 2006, già il 25 l’esecutivo ha varato una delibera per l’ampliamento della cava di Caneva vincolando l’utilizzo del materiale all’apertura del cementificio di Torviscosa, ha chiesto Travanut? Come dire, la Regione aveva già deciso di dare il via libera alla struttura prima di avere attivato le procedure. «È stata un’inziativa di buon senso - ha replicato Moretton - perché non si poteva affidare la cava a un soggetto che non intedesse investire in un impianto nella nostra regione».


LE BONIFICHE
L’assessore ha spiegato non solo come l’area di Torviscosa sia centrale ma come con gli investimenti in gran parte della Caffaro «si andrà a bonificare l’intera area inquinata, non solo quella sulla quale sorgerà l’impianto. La spesa complessiva ammonta a circa 50-60 milioni di euro in 5 anni». «La Regione ha deciso di fare scelte di sviluppo industriale ecosostenibile e pianificazione ambientale lungimiranti - detto Moretton, e una di queste riguarda l'Aussa-Corno e dunque il cementificio. Non tutte le amministrazioni locali hanno deciso di fare lo stesso -. La procedura tecnica è stata rispettata dalla Regione, accogliendo con le prescrizioni tutte le richieste. Ora l’ultima parola spetta alla giunta».

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