Cementificio: mezzo sì dall’Arpa dopo il no Ass

Arrivati i due giudizi necessari per la delibera ma l’assessore è prudente sui tempi. La Cdl: «Esecutivo inaffidabile». Intanto Illy rassicura i sindaci sulla Tav. Ora tocca alla giunta: Moretton non si sbilancia. Lunedì riunione dei Ds: si apre il «caso Travanut»
Il verdetto finale, il solo che conti davvero, ancora non c’è: lo deve esprimere, con delibera, la giunta. Ma chi ha sempre contrastato il cementificio confida ormai in una bocciatura, nonostante il parere dell’Arpa sia favorevole. «L’Agenzia ha confermato ciò che aveva illustrato in commissione Via – precisa l’assessore all’Ambiente, Gianfranco Moretton - quando aveva espresso parere favorevole. Ha però arricchito questa relazione, inviata agli uffici della direzione Ambiente, con ulteriori periodi, citando dati che evidenziano il rispetto dei parametri di legge». Ora la giunta ha tutto ciò che serve per prendere la decisione, ma Moretton non si sbilancia ancora. «La delibera sarà discussa quando gli uffici della direzione regionale all’Ambiente termineranno il loro lavoro. La tempistica - aggiunge l’assessore - non è ancora quantificabile».


I temi dell’ambiente sono di stretta attualità per la giunta. Tra questi c’è anche la Tav, sul cui tracciato la giunta intende «coinvolgere tutti i sindaci interessati», come ha garantito ieri a Ruda Riccardo Illy, aggiungendo che l’obiettivo è «giungere a percorso che renda minimo l’impatto sul territorio di un’opera indispensabile». Ma, almeno per ora, incombe il caso cementificio. Che non è chiuso neanche all’interno della maggioranza, al punto che c’è chi non esclude che la riunione di gruppo di lunedì dei Ds si trasformi in un «processo» al capogruppo Mauro Travanut, tenace oppositore del progetto, o addirittura in una messa in discussione del suo ruolo. Di sicuro, Travanut continua la sua battaglia: «Non è vero, come detto da Moretton, che il primo parere dell’Ass non era chiaro. Gli uffici regionali, in atti resi pubblici il 2 febbraio, avevano interpretato come negativo il primo parere dell’Ass, salvo poi modificare quelle affermazioni dopo la commissione Via del 28 marzo. Lo dico perché l’Ass ha sempre mantenuto una linea». Una linea che però alla giunta non bastava perché nel primo parere la contrarietà non era esplicita come nel documento di giovedì. «Detto questo, e atteso di capire su quali elementi l’Arpa possa aver dato parere favorevole, la giunta - afferma Travanut - ha gli elementi per decidere. Mi auguro che non ricorra a una formula di parere favorevole condizionato a prescrizioni, perché sarebbe una violenza. La contrarietà dell’Ass vuol dire che la salute dei cittadini non è garantita dal progetto». Il cittadino Uberto Fortuna Drossi, invita tutti a lasciarsi alle spalle le polemiche e ragionare su come sviluppare quell’area, «dando incentivi alle imprese ad emissione tendente a zero affinché bonifichino la zona e si insedino». I Verdi, invece, guardano già a una nuova battaglia per impedire l'insediamento della Vetreria Sangalli. Non perde occasione per attaccare la Cdl: «La vicenda cementificio – punge Isidoro Gottardo (Fi) - diventa ogni giorno di più la dimostrazione della inaffidabilità di questa giunta regionale e anche del suo presidente». Per Luca Ciriani (An), il caso Torviscosa «promuove il Consiglio e boccia l’arroganza della giunta che, attraverso Illy, aveva parlato dell’autorizzazione al cementificio come di un atto dovuto». Anche Alessandra Guerra (Ln), guarda con favore all’evolversi della situazione «che dimostra come esista ancora una strada istituzionale corretta e un’indipendenza della politica. È un successo anche per la Lega che, seppur non da sola, ha portato avanti con coerenza la contrarietà a questo progetto. Ora serve uno sviluppo industriale della Bassa portato avanti con la testa».

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