C'è vita a Trieste "Quanta pace in quel lungomare avvolto nel silenzio"
GIORNO 41 - 20 APRILE
Wow, che bel regalo quelle foto del giardino Viatori sul Piccolo di ieri! Non sono una triestina, ma “dov’è?“ mi sono chiesta, non lo conosco ma è stupendo. Abbiamo perso la fioritura delle migliaia e migliaia di narcisi nel parterre di Miramare , ma quel rosso delle azalee è stato un piccolo tuffo al cuore di felicità. Proseguendo poi nella lettura dell’articolo scopro che si trova a Gorizia, poco male. È un motivo in più in futuro, speriamo non tanto lontano, per prendere il treno ed andarlo ad ammirare dal vivo. Però visto che il coronavirus non riguarda azalee e ciliegi da fiore giapponesi, come dice l’articolo, si può ben sperare di poter ammirare le fioriture di altri giardini triestini chiusi per il Covid 19. Grazie anche per il bel video girato sul lungomare di Barcola. Bravi i triestini, non una persona, non una macchina, il tutto in un silenzio surreale. Ma che pace trasmette...Lontano si sentono le campane della chiesa di San Bartolomeo. Dai continuiamo ancora così per un po’ e prima potremo uscire ! Essendo tutto così deserto è stato come se io sola fossi lì a gustare tanta bellezza. Mi auguro abbia trasmesso la stessa sensazione anche ad altri. RESTIAMO SEMPRE A CASA !!!!!!
Cesarina Gigni
L'amica C. mi aggiorna sulla sua situazione dopo la spiacevole disavventura casalinga:"Sono caduta l'8 aprile fratturandomi il polso. Al pronto soccorso mi hanno fatto una medicazione provvisoria e 2 giorni dopo sono stata operata nel reparto di ortopedia a Cattinara. Prima dell'intervento, mi è stato fatto il tampone accertando la mia negatività nei confronti del corona virus. Successivamente, nel tempo di attesa, è stata collocata nel letto a fianco del mio una signora di 97 anni, proveniente da una Rsa. Sono ritornata a casa sollevata, con il braccio in gesso. Peccato solamente che un paio di giorni dopo, come forse saprai, tutto il reparto sia stato posto in isolamento a seguito dell'accertamento di alcuni casi di positività. Da allora sono trascorsi 9 giorni, ed io vivo nell'angoscia di poter essere stata contagiata. È proprio vero che negli ospedali, specie di questi tempi, si entra sani e se ne esce ammalati. Speriamo che non sia il mio caso. " Faccio gli scongiuri per lei.
Alessandro Paronuzzi
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