C’è il nuovo ascensore, Miramare diventa a misura di disabile

Inaugurato l’impianto che collegherà il piano terra con il primo livello. Lavori eseguiti senza intaccare l’edificio
Lasorte Trieste 19/12/19 - Castello di Miramare, Inaugurazione Ascensore, Andreina Contessa, Vincenzo Zoccano
Lasorte Trieste 19/12/19 - Castello di Miramare, Inaugurazione Ascensore, Andreina Contessa, Vincenzo Zoccano

TRIESTE. «Una persona con disabilità, una mamma con passeggino, i cittadini più anziani. Ecco chi beneficerà di questo risultato, raggiunto peraltro dopo aver superato diversi ostacoli a livello di progettazione. Un regalo di autonomia e fruibilità è il più bel servizio che si poteva fare». Con queste parole, ieri, Vincenzo Zoccano, ex viceministro alle Disabilità del primo governo Conte e consigliere nazionale dell’Unione Ciechi ed Ipovedenti, ha inaugurato il nuovo ascensore all’interno del Castello di Miramare, assieme alla direttrice del Museo Andreina Contessa.

Dopo i collaudi delle ultime settimane è dunque operativo l’impianto di sollevamento che collega il piano terra dell'edificio al primo piano, che «finalmente diventa accessibile anche ai visitatori disabili e agli anziani - ha specificato Contessa -. Siamo riusciti a salvaguardare il castello senza intaccare alcuna parte dell'edificio».

Come ha spiegato l’architetto Francesco Krecic, infatti, l’elevatore è stato inserito in uno spazio che già ospitava un impianto, realizzato accanto allo scalone principale nel 1930 per volere del duca Amedeo di Savoia-Aosta. «Due erano stati gli impianti realizzati in due cavedi ai lati dello scalone, entrambi in funzione ancora oggi - anche se uno dei due era fermo da una trentina d’anni - ma con problemi per la fruibilità di tutti».

Ora è stato sostituito l’impianto datato con uno moderno «di dimensioni leggermente inferiori rispetto a quelle previste dalla normativa», ha sottolineato l’architetto, ma comunque idoneo poiché approvato dalla Consulta disabili. «È stato applicato – ha osservato Zoccano – il principio di “accomodamento ragionevole” della convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ratificata in Italia dalla legge 18/2009».

Il costo totale dell’intervento durato sei mesi è di circa 80 mila euro: «Si è trattato - ha concluso Krecic - di un lavoro delicato sia da un punto di vista delle opere edili, realizzate dall'impresa Benussi & Tomasetti, sia dell’impiantistica, fornita dalla ditta R.i.m.a.c.o». 

 

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