Cdp lancia il piano salva-debiti: in Fvg rinegozia 4 mila mutui
MILANO Una boccata d’ossigeno per i conti degli enti territoriali che si trovano ad affrontare la crisi economica dovuta alla pandemia di coronavirus con problemi sia in entrata, che in uscita: sul primo fronte perché verranno meno molte delle imposte locali poste a carico di cittadini e imprese, sul secondo per le misure messe in campo dagli enti proprio a sostegno dei privati affinché possano superare indenni quella che si annuncia come la crisi più grande dal Secondo dopoguerra. Cassa Depositi e Prestiti ha comunicato che il 6 maggio prenderanno il via le operazioni di rinegoziazione dei mutui con gli enti territoriali, vale a dire comuni, province, città metropolitane, unioni di comuni, comunità montane e regioni. Si tratta della più estesa operazione di rinegoziazione dei mutui realizzata negli ultimi anni da Cdp, che coinvolgerà circa 7.200 enti per un totale di 135mila finanziamenti e potrà liberare risorse fino a 1,4 miliardi di euro. In sostanza gli enti territoriali potranno ridurre l’importo delle rate allungando le scadenze, in modo da impiegare le risorse per l’urgenza Covid che richiede stanziamenti immediati.
Nel territorio di Trieste e provincia i mutui rinegoziabili dagli enti territoriali coinvolti sono oltre 250 con un debito complessivo residuo di oltre 110 milioni. Se invece si prende in considerazione l’intero quadro regionale, Friuli Venezia Giulia sono oltre 200 gli enti territoriali coinvolti, per un totale di oltre 4mila mutui rinegoziabili e un debito residuo complessivo di circa 750 milioni. «Questa iniziativa consentirà di liberare risorse per gestire la fase di emergenza che il Paese sta vivendo», spiega l’amministratore delegato di Cdp Fabrizio Palermo. «Un’iniziativa mai assunta prima in forma così diffusa che conferma il legame storico di Cassa Depositi e Prestiti con i territori e rilancia il suo ruolo di partner chiave della pubblica amministrazione». La società, che ha nel ministero dell’Economia il suo principale azionista, metterà a disposizione di ciascun ente locale - nel periodo di adesione che arriva al 27 maggio - l’elenco dei prestiti originari, rendendo note le relative condizioni economiche di rinegoziazione in una sezione del “Portale Enti Locali e PA” del proprio sito internet, nella quale potrà essere interamente finalizzato l’iter istruttorio e contrattuale.
Proprio per favorire l’accesso a questa opportunità, Cdp sta organizzando un ciclo di seminari via Web in collaborazione con Anci (l’associazione dei comuni), Ifel (Istituto per la Finanza e l'Economia Locale, che fa sempre capo all’Anci) e Upi (l’Unione delle province italiane). Ciascun seminario, in partenza dal 30 aprile in avanti, avrà una focalizzazione locale. “I webinar”, spiegano da Cdp, “saranno finalizzati a fornire supporto agli amministratori e ai servizi finanziari degli enti locali sull’iter sui termini di adesione all’operazione”. —
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