Cda Itis, sì a Mastrociani e Fonda Volata per il nome d’opposizione
Il sorpasso è arrivato, a sinistra. La presidente Acli, Erica Mastrociani, ha sopravanzato infatti Silvano Magnelli, dato da più parti come favorito sino a qualche giorno fa per il primo nome espressione del Comune nella partita delle nomine per il nuovo cda dell’Itis.
L’opzione Mastrociani - in orbita cristiano-sociali, derivazione Ds - ha infine prevalso nel dibattito interno al Pd (a indicarla al primo cittadino era stato come anche nel caso di Magnelli il capogruppo del principale partito della maggioranza di centrosinistra, Giovanni Maria Coloni) e il sindaco Roberto Cosolini, si narra a palazzo, pare dunque ne abbia preso atto. Tanto che oggi, firmando l’atto che sancirà i tre nominati nell’ultimo giorno utile, contestualmente alla scadenza del periodo di proroga del board uscente, ufficializzerà appunto le scelte prese: per la maggioranza le due pedine saranno dunque Mastrociani e il “civico” Fabio Fonda, ex primario di Cardiologia al Burlo, indicato da Trieste cambia, Cittadini - Libertà civica e Italia dei valori, mentre per la terza, ossia quella espressione dell’opposizione, fitti colloqui erano annunciati ancora per la serata di ieri. Equilibrismi in corso. Con Cosolini sostanzialmente davanti a un bivio: dare l’ok al dirigente Inps Franco Russo, proposto dal MoVimento 5 Stelle con l’assenso di Un’Altra Trieste e della Lista civica indipendente (cioè i due ex leghisti Maurizio Ferrara e Roberto De Gioia), oppure recuperare la presidente uscente dell’Itis, la camberiana Raffaella Del Punta, spinta da Forza Italia, Fli e Lista Dipiazza, e forte anche dell’implicito benestare - sebbene senza firma formale alcuna - di Paolo Rovis (Pdl).
Fra appoggi ufficiali e distinguo sottotraccia di cui ieri molto si parlava a palazzo Cheba, il primo cittadino avrà sciolto le proprie riserve nella notte. Completare l’operazione rinnovamento con Russo oppure garantire una sorta di quota minima di continuità istituzionale inserendo nel cda Del Punta? Si sussurra che il sindaco, fra le perplessità legate al nome di quest’ultima, pur riconoscendole il buon lavoro svolto in questi anni all’Itis, ne avesse non solo in merito all’appartenenza politica ma pure al ruolo in sé. Cioè: è giusto far rientrare come consigliere nella struttura di vertice dell’ente chi ne era presidente fino al giorno prima? Questo il quesito inseritosi nelle riflessioni di Cosolini. Oggi è attesa la risposta. Mentre è già evidente come sia Mastrociani la candidata naturale a diventare poi la nuova presidente in seno al consiglio di amministrazione: la sua è infatti l’indicazione più “forte” politicamente.
Ieri Roberto Cosolini non ha voluto dire nulla sui nomi, mantenendo il massimo riserbo come suo costume in queste situazioni. Ha speso invece qualche parola sul “metodo” previsto nell’Azienda pubblica di servizi alla persona Itis per comporre il cda: «Credo ci sia da rifare lo statuto per chiarire molto meglio la questione, la procedura di nomina - osserva il primo cittadino -. Al sindaco infatti spetta adesso la decisione, su proposte di maggioranza e opposizione: se c’è accordo sui nomi diventa quindi un esecutore, mentre se non c’è intesa come accade in questo frangente nell’opposizione, il sindaco è chiamato a scegliere fra persone diverse rispetto a quelle per cui lui avrebbe invece optato. Vorrei - conclude - un sistema più definito».
Dei cinque componenti del cda, tre sono appunto di indicazione comunale. Uno è scelto dalla Regione: la governatrice Debora Serracchiani ha già optato per la psichiatra rotelliana Giovanna Del Giudice. Un altro posto, infine, spetta all’Azienda sanitaria, il cui funzionario delegato, però, a ieri sera ancora non era noto.
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