Cava Faccanoni, slitta al 2015 l’apertura della discarica

L’assessore comunale Dapretto: la settima prossima la giunta approverà il bando di gara Ci vorranno undici anni per riempire la voragine con materiali da scavo
Lasorte Trieste 15/04/14 - Cava Faccanoni
Lasorte Trieste 15/04/14 - Cava Faccanoni

Slitta dall’autunno di quest’anno alla primavera del prossimo l’entrata in funzione della “discarica” di cava Faccanoni. «Soliti intoppi e lungaggini burocratiche - lamenta l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Dapretto - ma stavolta ci siamo: la prossima settimana la giunta approverà la delibera con il progetto preliminare e lo schema del contratto di gara». Passaggio che era stato dato per imminente in una conferenza stampa tenutasi addirittura a giugno dell’anno scorso.

L’obiettivo finale oltretutto è estremamente differito nel tempo: si tratta infatti di curare la “ferita” aperta sul ciglione carsico con una “rinaturalizzazione” morfologica e naturalistica della cava per finire con il ripristino del verde e la presumibile creazione di un parco pubblico che però, data la voragine da riempire, potrà essere inaugurato appena tra dodici anni.

«Si fosse aperta la discarica in concomitanza con l’avvio dei lavori di scavo per il Park San Giusto - lamenta Dapretto - il riempimento sarebbe stato molto più rapido». Con il settore dell’edilizia che dà timidi cenni di ripresa, i costruttori stringono i denti per un obiettivo che vedevano a portata di mano e che subisce uno slittamento, seppure breve. Da oltre quarant’anni non hanno più sul territorio della provincia un sito dove portare i materiali di scavo delle varie opere, devono recarsi nell’Isontino o addirittura in Friuli con spese non indifferenti di gasolio dal momento che oltretutto i camion partono pieni ma tornano vuoti, e effetti negativi a cascata sul traffico e sull’inquinamento.

«Alla delibera di giunta - spiega Dapretto - seguirà la determina dirigenziale per l’approvazione della documentazione, quindi la pubblicazione del bando sulla Gazzetta regionale. Saremo più o meno al 20 maggio e i termini per la presentazione delle offerte dovranno restare aperti due mesi, cioé fino al 20 luglio. Si insedierà la commissione che avrà un mese di tempo per esaminare le offerte e fare l’aggiudicazione provvisoria. Dopo trenta giorni ci sarà l’aggiudicazione definitiva e saremo al 20 settembre. Ancora, per legge devono passare altri 35 giorni prima della firma del contratto, quindi la ditta vincente entro i successivi 60 giorni dovrà presentare il progetto definitivo e entro altri 30 quello esecutivo. Presumibilmente nell’aprile del 2015 la “discarica” potrà entrare in funzione».

La gara in sostanza punta a scegliere il soggetto che dovrà collocare e gestire l’impianto per il trattamento (selezione e triturazione) degli inerti oltre che delle terre e rocce da scavo che potranno essere conferiti nella cava. L’impegno di spesa previsto è di 3 milioni e 600mila euro che il gestore ammortizzerà incassando gli oneri dovuti da ogni camion che conferirà il materiale di scarto o anche ricavando pietrisco che potrà rivendere. Un chip su ogni conferimento spetterà comunque anche al Comune.

Secondo una stima ottimistica ci vorranno come detto undici anni per colmare e riportare a livello la cava e riconfigurare il versante collinare dato che saranno necessari un milione e 500mila metri cubi di materiale. Undici anni a partire dal 2015: spetterà alla giunta comunale del 2026 decidere se confermare l’ipotesi del Parco urbano o optare per qualche altra soluzione.

Il primo progetto è del 1974: prevedeva un residence universitario.

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