Causa tagli, l’Ass isontina fa carburante in Slovenia

La decisione contenuta in un’ordinanza interna: alle pompe d'oltreconfine auto e ambulanze. Ma scoppia la polemica. Cisl in prima linea: «Così colpiscono la categoria dei distributori già alle prese con un calo di vendite notevole»
Nella immagine d'archivio un benzinaio impugna un erogatore di benzina. FRANCO SILVI /ARCHIVIO ANSA /JI
Nella immagine d'archivio un benzinaio impugna un erogatore di benzina. FRANCO SILVI /ARCHIVIO ANSA /JI

Nel tentativo di contenere la spesa per l'acquisto dei carburanti, l'Azienda sanitaria isontina ha emanato una circolare con la quale si invitano i responsabili e i conducenti dei mezzi aziendali a privilegiare per il rifornimento i distributori sloveni poco oltre il confine. «Si fa presente - afferma la determina firmata la scorsa settimana dal dirigente del settore tecnico - che per contenere i costi relativi ai carburanti risulta maggiormente vantaggioso rifornirsi presso tali distributori, che applicano le tariffe relative alla Slovenia». Un invito contro il quale si sono scagliate le associazioni di categoria dei benzinai e i sindacati: «Agendo in questa maniera - sottolinea Massimo Bevilacqua della Cisl Fp - l'Azienda sanitaria non ha valutato le minori entrate derivate dalle accise per la Regione, dalla quale arrivano le risorse per la sanità, senza contare gli aspetti pratici legati al servizio».

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