Catturato a Trieste trans in fuga: voleva uccidere un cliente
Alto 1,70, magro, capelli lunghi fino alla schiena, viso allungato con carnagione chiara, occhi verdi. Top nero con anello decorativo in metallo al centro, pantaloni azzurri attillati e stivali neri con tacco di 10 centimetri. Si chiama Robert Marian Taureci, 24 anni, cittadino rumeno, per l’anagrafe di sesso maschile, ma non a giudicare dall’aspetto esteriore e dall’abbigliamento. Si tratta di un trans che l’altra sera si è rifugiato a Trieste dopo aver tentato di ammazzare un cliente a Mantova. Gli investigatori della Squadra mobile - attivati dai colleghi della città lombarda che indagavano sull’episodio di sangue - lo hanno bloccato nel parcheggio vicino alla sala Tripcovich ed hanno interrotto la sua fuga verso la Romania. Ad operare anche gli investigatori del commissariato di San Sabba.
La vettura, una Punto bianca, è stata intercettata grazie alle tracce elettroniche del telefonino del ricercato. Ma bloccarla in tempo per i poliziotti triestini non è stato facile. Se avessero ritardato, il ricercato avrebbe potuto superare il confine. Nei guai, per favoreggiamento, sono finiti anche altri due rumeni che accompagnavano Robert Marian Taureci in auto. Ieri mattina il ricercato è stato interrogato per rogatoria dal gip Laura Barresi (era presente il difensore Claudio Pettarjni) che ha accolto la richiesta di misura cautelare del pm Matteo Tripani. Accusa: tentato omicidio.
La vicenda porta la data dello scorso 5 maggio. Attorno a mezzanotte gli agenti della Questura di Mantova sono intervenuti in uno stabile di strada Spalti 52. Erano stati chiamati da un abitante del palazzo il quale aveva trovato riverso sul pianerottolo antistante il proprio appartamento un uomo gravemente ferito alla gola. Si tratta di un cittadino marocchino, Ali Bkhiaria. Il quale è stato trasportato subito all’ospedale. E che quando la sedazione è cessata, ha riferito ai poliziotti della Mobile di Mantova chi lo aveva aggredito: un travestito che quella sera aveva incontrato nei pressi di un distributore di benzina vicino a strada Spalti.
Il trans lo aveva invitato a casa sua e lì avevano consumato un rapporto. Ma poi il marocchino, a quanto pare, si era rifiutato di pagare. Da qui la furiosa reazione dell’altro che gli ha vibrato una coltellata al collo tentando appunto di ucciderlo. Poi la fuga che però è stata interrotta dall’azione tempestiva dei poliziotti della Squadra mobile e del commissariato di San Sabba. L’altra sera quando si è saputo che il ricercato era nei pressi della sala Tripcovich, hanno circondato la zona e poi sono passati all’azione.
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